L’azzeramento della giunta, annunciato da giorni, avviato dalle dimissioni dell’assessore Giuseppe Licata, si è compiuto stamattina. I tre assessori ancora in carica, ovvero, il vicesindaco, Terenziano Di Stefano, i titolari dei Lavori pubblici, Romina Morselli e dell’Urbanistica, Ivan Liardi, hanno consegnato nelle mani del sindaco, Lucio Greco, le loro dimissioni. Da stamattina alle 11, minuto più, minuto meno, non sono più in carica. Al primo cittadino, da più parti, era giunto l’input di un rilancio dell’attività politico amministrativa attraverso una riconsiderazione del perimetro della maggioranza. Forza Italia, esattamente due settimane fa, aveva ritirato il proprio assessore, Nadia Gnoffo, e revocato la «fiducia» al sindaco con il transito dei consiglieri, il capogruppo Rosario Trainito e il vice, Carlo Romano, tra le file dell’opposizione. Era stato l’inizio di un ribaltamenti di tutte le tessere del domino.

Oggi alla guida del comune c’è un uomo solo, il sindaco, il quale ha già avviato il dialogo con i partiti. Un primo assaggio lo si era avuto giovedì sera, a palazzo di città. Adesso le trattative andranno avanti a oltranza, fino alla ricomposizione della giunta, chiamata ad affrontare questo ultimo scorcio di mandato elettivo. Un anno o poco più nel quale sindaco, giunta e consiglio dovranno cercare di tenere la barra dritta nelle acque agitate della politica. Tra Bilancio in bilico, rischio dissesto, mancanza di personale e soprattutto di dirigenti.