Gela: gli «eroi» della Pasqua, a vaccinare anche durante le feste. E molti lo fanno su base volontaria
di Redazione
Lo scorso anno, nel periodo pasquale, abbiamo dedicato vari articoli agli operatori sanitari. A chi era chiamato nei pronto soccorso, nelle Rianimazioni, a salvare vite umane. La foto di quest’anno vogliamo dedicarla ai tanti medici e infermieri (molti dei quali su base volontaria) che stanno vaccinando le persone. Anche a Pasqua, rinunciando al pranzo in famiglia. Sono loro l’anima della nostra sanità. A proposito, qualche dato (ufficioso). Nel giorno di Pasqua in ospedale sono stati somministrati circa cento vaccini (su 110 prenotazioni), mentre al drive in di Brucazzi ne sono stati somministrati 15 su 100. La discrepanza è dovuta al fatto che in ospedale si somministrano solo dosi di Pfizer Biontech o ModeRNA. Mentre all’ex mattatoio c’è l’Astra Zeneca. E la gente non si fida, lo rifiuta. O spesso, come ci segnala un cittadino, in presenza di patologie anche lievi non viene iniettato. E questo il grosso problema di queste settimane. Un rallentamento dovuto ai dubbi su Astra Zeneca e alla poca disponibilità di Pfizer Biontech. La speranza? È che Governo e alto commissariato per l’Emergenza sanitaria incrementino gli Hub vaccinali e la disponibilità sull’intero paese. Soprattutto in regioni come la Sicilia, dove ancora ci sono molti ultra ottantenni non vaccinati e pochissimi ultra settantenni immunizzati.