Perquisizioni domiciliari e interrogatori sono stati condotti anche a tarda sera e nel corso della notte dagli uomini del Commissariato di Polizia. Gli agenti stanno tentando di dare un volto all’uomo che in sella a uno scooter, nel tardo pomeriggio di ieri, ha fatto fuoco contro l’auto sulla quale viaggiavano due giovani, una delle quali, Simona Maganuco, 24 anni, è stata ferita a un braccio. Soccorsa poco dopo è stata trasferita in ospedale, a bordo di un’ambulanza del 118. Gli inquirenti hanno subito cercato di ricostruire la dinamica, che è stata veloce e improvvisa, come in un action movie.

La scena.

L’auto delle due donne viaggia nei pressi di via Butera quando viene affiancata da uno scooter con in sella il killer. Gli investigatori non precisano se fossero due persone, come inizialmente trapelato, o un solo uomo armato. A un tratto estrae una pistola di piccolo calibro e inizia a fare fuoco. Un proiettile trafigge il braccio di una delle due persone in auto (Maganuco). La conducente cerca di sottrarsi ai colpi e raggiungere al più presto l’ospedale, ma l’auto è ormai fuori controllo e nella corsa travolge una seconda vettura, arrestandosi pochi metri più avanti, in prossimità della rotatoria di via Butera. Scatta la macchina dei soccorsi.

La giovane ferita viene trasferita al Vittorio Emanuele dove viene sottoposta alle prime cure. I medici si rendono subito conto che non è in pericolo di vita. Illesa l’altra giovane donna.

Le indagini.

I primi a giungere in via Butera sono i militari del Nucleo di pronto intervento del comando gruppo della Guardia di Finanza. Poco dopo, sul posto, arriva una vettura senza contrassegni del Commissariato di Polizia. Gli agenti assumono il controllo delle indagini e avviano i primi rilievi per stabilire l’esatta dinamica dei fatti.

Fino a tarda sera e nella notte si cerca di mettere ogni tassello a posto.

Il giovane in scooter non è stato ancora identificato, nessuno avrebbe visto o sentito. Neanche le due occupanti dell’auto che si sarebbero accorte troppo tardi di «un’ombra» sbucata dal nulla. Eppure la sparatoria è avvenuta in pieno giorno e in una zona percorsa da decine di auto, moto e passanti.

Nessun elemento emerge neanche sul fronte dell’eventuale movente.

Gli agenti stanno scavando nel passato e nel presente delle due giovani la cui auto è stata fatta segno da colpi d’arma da fuoco. Il radar è stato allargato anche al sottobosco locale. Tra le possibili ipotesi non viene infatti esclusa la pista del regolamenti di conti per un piccolo sgarro. Il killer voleva uccidere o solo lanciare un messaggio? Difficile a dirsi, chi spara pensa solo al bersaglio, non certo alle conseguenze.

Gli agenti stanno provando a fare terra bruciata attorno a chi ha sparato e forse nelle prossime ore potrebbero arrivare una svolta. Dell’agguato è stata subito informata la Procura della Repubblica.

Le indagini proseguono serratissime e nel massimo riserbo.