Gela, Grazia Cosentino si presenta «Non promesse, sarò sindaco del fare»
di Redazione
«Sarò il sindaco del fare, non delle promesse, lavorerò per il bene della comunità e spero di di riuscire ad assolvere alla grande responsabilità che i partiti del centrodestra mi hanno dato. E con essi la città di Gela». Sono le prime parole di Grazia Rita Cosentino, 59 anni, laurea in ingegneria civile nel taschino, e una lunga trafila lavorativa alle spalle: 36 anni al servizio del Comune, dove ha imparato dalla gavetta. Prima da geometra, di quelli che, quando mancava l’usciere faceva pure le fotocopie, poi da ingegnere caposezione e infine dirigente. Un’esperienza trentennale nell’area tecnica che le hanno consegnato preparazione e pragmatismo. Due anni fa le dimissioni, per sposare il progetto Impianti Srr, l’azienda dei rifiuti del sud provincia, della quale è attuale direttore tecnico. Stamane, tailleur pantalone azzurro, capello rigorosamente biondo, sorriso e gentilezza, ha dato subito un saggio del suo approccio: operativo.
«Non è un caso – dice, emozionata – l’aver scelto questo posto, vista mare. È la nostra grande ricchezza e solo adesso, con l’imposizione normativa, enti, industrie, si sono visti costretti a rispettarlo di più. Ora ci sono vincoli ambientali, sul territorio, e dovremmo viverli come una grande tutela, un’opportunità, non come imposizione in negativo. Dall’ambiente, dai progetti, possiamo creare sviluppo e ricchezza».
Nel suo intervento anche un richiamo al suo approccio e modo d’essere.
«Qualcuno – racconta – giorni fa nel tentativo di dissuadermi disse che i partiti volevano solo gettarmi in un burrone. Io ho risposto che nella vita bisogna anche saper volare. Liberare le ali con coraggio e spiccare il volo».
Poi un breve accenno alla macchina amministrativa: dal default, alle carenze di personale. Ma per questo ci sarà tempo, altre conferenze, e la stesura del programma. Interverrà, se eletta, per ridare slancio all’ente. Dalla sua avrà una sorta di asse privilegiato, un «triangolo con Roma e Palermo» per usare le parole di Gero Valenza, ex sindaco di Mussomeli e commissario provinciale Dc, tra i primi fautori, con il coordinatore cittadino Peppe Licata e il dirigente Natino Giannone, della sindacatura di Grazia Cosentino.
Mon solo Valenza.
C’erano tutti i big del centrodestra: Salvatore Scuvera di Fdi, Matteo Francilia, sindaco di Furci, nel Messinese, dirigente regionale della Lega e consigliere personale di Matteo Salvini, Michele Mancuso, parlamentare di Forza Italia, Enzo Pepe, coordinatore cittadino dei Berlusconiani. C’erano i civici di Tutti Insieme, rappresentati da Alessandro Vella. Da Mancuso, forte e chiaro, è arrivato l’appello agli indecisi, quelle forze politiche moralmente di centrodestra ma non ancora sedute al tavolo. Riferimento chiaro all’Mpa e alla galassia dei moderati. «Confido – dice il parlamentare – che questa coalizione presto possa essere ancora più ampia. Anche attraverso le interlocuzioni regionali in corso».
E anche chi, come Italia Viva, pur non essendo marcatamente di centrodestra, ha sposato il progetto Cosentino. «Le donne hanno coraggio – dice il coordinatore Rochelio Pizzardi – e proprio da una donna, capace e operativa, confidiamo nella svolta. Con la consapevolezza che queste elezioni possiamo vincerle al primo turno».
Nella foto grande, in alto, Grazia Cosentino con i leader del centrodestra. Più in basso la candidata sindaca. Sopra, da sinistra, Salvatore Scuvera, Michele Mancuso, Giuseppe Licata; Rochelio Pizzardi, Enzo Pepe e Gero Valenza. A lato una panoramica della sala.