Gela: «Rischiano di perdere il lavoro per ritardi sui tamponi». Il sindaco accusa ancora l’Asp
di Redazione
«La situazione sta diventando esplosiva». Lo scriveva il sindaco, Lucio Greco, lo scorso 23 aprile, indirizzando una lettera al presidente della Regione, Nello Musumeci, riferendosi al ritardo nei tamponi. Greco continua a rimanere molto critico sull’operato dell’Asp. «Un esempio? – scrive Greco – Il caso di un cittadino cui era arrivato il referto del tampone senza aver mai eseguito l’esame». E oggi ancora una lettera al Governatore Musumeci, alla luce anche dalla risposta del manager dell’Asp, Alessandro Caltagirone.
«Il dottor Caltagirone – scrive Greco – dice che non trova alcun riscontro dall’esame dei documenti in suo possesso. A quanto già scritto in passato aggiungo che ogni giorno riceviamo telefonate e segnalazione di cittadini che hanno concluso la quarantena e attendono ancora di sottoporsi al tampone. Rischiano di perdere il posto di lavoro perché molte aziende del nord hanno iniziato a richiamarli. Il direttore dell’Asp afferma che, a oggi, si provvede tempestivamente entro 24 ore dal prelievo all’invio dei campioni di che trattasi all’istituto zooprofilattico di Palermo che a sua volta riesce a garantire elevati standard di tempestività. All’ottenimento del referto, il dipartimento di prevenzione comunica l’esito agli interessati entro 48 h. Peccato che nella realtà questo non accade perché fino a ieri un cittadino mi dice di aver svolto il tampone l’11 aprile, non ha ancora ricevuto il referto ed è stato richiamato al lavoro. Sono alcuni esempi e potrei farne altri. La mia non è polemica ma una constatazione».