Gela, da campo largo a laboratorio. Barbagallo: «Elettori premiano scelte di qualità »
di Redazione
È un campo largo quello che trionfa a Gela e permette al neo sindaco Terenziano Di Stefano di staccare il pass, al turno di ballottaggio, con oltre 22 punti di scarto sulla candidata rivale del centrodestra Grazia Rita Cosentino. La partita per la poltrona di primo cittadino si è chiusa, come noto, con Di Stefano al 61,08 per cento e Cosentino ferma al 38,92. Pd e M5S hanno scelto di correre insieme contrariamente a quanto fatto a Caltanissetta, stessa provincia, solo pochi chilometri di distanza, e adesso festeggiano un asse che ha messo insieme anche la lista Libertà di Cateno De Luca, il Movimento per l’Autonomia e persino il Pci.
«Da Gela – commenta Nuccio Di Paola, coordinatore regionale dei Cinquestelle – parte un segnale di speranza non solo per la città, ma anche per tutta la Sicilia e, soprattutto, un messaggio a Schifani e Cuffaro. Qui abbiamo pesantemente battuto la destra. Il neo sindaco ha tutte le carte in regola per operare benissimo e consentire il cambiamento».
«È la dimostrazione – per il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo – che quando il centrosinistra sceglie candidati di qualità, c’è un progetto chiaro per la città e e i partiti compiono scelte di spessore nella composizione delle liste, viene premiato dagli elettori».
Apprezzamento anche dall’assessore regionale all’Economia, Marco Falcone, neo parlamentare europeo di Forza Italia.
«Terenziano – afferma – sebbene proveniente dalla sinistra, ha mantenuto un profilo civico e per questo è stato scelto dalla gente, aggregando sensibilità e apprezzamenti trasversali».