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AMBIENTE | Atto d'accusa

Gela: il fiume è malato, commissario europeo conferma: «Italia sottoposta a sanzione per inquinamento»


di Redazione

Gela: il fiume è malato, commissario europeo conferma: «Italia sottoposta a sanzione per inquinamento»
attualità
5 Giu 2021

Il fiume è malato, l’inquinamento non è mai stato fermato e continua a costare all’Italia e alla Sicilia risorse sotto forma di multe per infrazioni alla direttiva sul trattamento delle acque reflue urbane. Lo ha confermato il commissario europeo all’Ambiente, Janez Sinkeviius, rispondendo a una interrogazione del parlamentare Ignazio Corrao del gruppo Green. Corrao aveva affermato che le acque del fiume sono tornate a essere di colore nero, contaminate probabilmente da reflui non depurati che finiscono in mare e che l’annoso fenomeno continua ormai da anni, senza alcun tipo di intervento risolutivo o sanzionatorio da parte delle autorità competenti.

«La Corte di giustizia dell’Unione europea ha condannato l’Italia al pagamento di una somma forfettaria e di una penalità calcolata per ciascun semestre di ritardo e ridotta progressivamente in proporzione alla riduzione delle non conformità residue». Fa sapere la commissione del parlamentare, eletto sotto l’effigie del Movimento Cinquestelle, ma ora nel gruppo dei Verdi.

Inoltre, il sistema di controllo e monitoraggio gestito dalla Regione Sicilia à disciplinato dal “Piano di gestione del distretto idrografico della Sicilia 2015-2021”; lo stato del corpo idrico in questione è ben noto alle autorità locali. Nel caso del Fiume Gela, al trattamento inadeguato delle acque reflue si aggiunge la pressione esercitata dall’agricoltura. “I servizi della Commissione sorvegliano l’attuazione della direttiva quadro sulle acque in collegamento con il secondo ciclo di piani di gestione dei bacini idrografici e relativi programmi di misure”.

«Com’è possibile – afferma Corrao in una nota – che le istituzioni regionali e nazionali preferiscano pagare le infrazioni piuttosto che spendere le risorse disponibili per monitorare e bonificare il territorio? Quello della Commissione UE è un vero e proprio atto d’accusa, contro un sistema che per anni ha permesso di inquinare il Fiume Gela. Già lunedì a Strasburgo – aggiunge – presenterò un’interrogazione sull’ennesimo caso di allargamento di discarica, quella di Timpazzo, dove la Regione per questioni di ‘emergenza’, ha praticamente ignorato il parere negativo del direttore della riserva naturale del Biviere, in questo modo bypassando la necessaria valutazione d’incidenza ambientale».

Nella foto grande, in alto, una foto aerea del Fiume Gela. Sopra un immagine più ravvicinata, scattata da Amici della Terra


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