Gela, rincari in vista sul prezzo del pane, operatori riuniti stamane. A Riesi aumento di 80 centesimi al chilo
di Redazione
Gela rischia di seguire Riesi e l’aumento del costo del pane potrebbe essere dietro l’angolo. Nel pomeriggio alle 18 i panificatori si riuniranno nella sede di Casartigiani del Golfo. Nei giorni scorsi era stato il presidente del sindacato di artigiani, Antonio Ruvio, ad annunciare il rischio di un aumento dovuto all’impennata dei prezzi della materia prima e del costo dell’energia. A Riesi il pane ha subito un aumento medio di 80 centesimi al chilogrammo, passando da 2 euro e 60 a 3 euro e 40 al chilogrammo, fatto che ha suscitato polemiche, con spaccature anche nel mondo sindacale. La Cisl, ad esempio, non condivide l’aumento deciso dall’Unione dei Panificatori, definendo il rincaro «abissale». A Gela l’aumento non è stato ancora deciso, ma i dati forniti da Casartigiani tratteggiano un quadro impietoso.
«I prezzi all’ingrosso – dice Ruvio – di farine di grano tenero sono in costante aumento mentre quelli delle semole di
grano duro hanno registrato un vero e proprio balzo nel mese di luglio con un +6 per cento rispetto a giugno. A luglio 2021 rispetto allo stesso mese dell’anno precedente l’incremento dei prezzi all’origine è stato del 9,9 per cento sul frumento duro e del 17,7 per cento sul frumento tenero. I fornitori ci avvisano che da metà settembre potremmo vedere aumenti anche a doppia cifra per le farine».
Di questo si parlerà nell’incontro di oggi che si preannuncia animato.
«Nel giro di pochi mesi – argomenta il sindacalista – l’olio di semi raffinati ha subito aumenti medi del 33 per cento, l’olio di semi di girasole è aumentato del 61 per cento e il burro del 31 per cento. Durante il lockdown quattro italiani su dieci hanno messo nel carrello più prodotti di base (soprattutto farine e lieviti) e, terminato il lockdown farine, lieviti, latte, uova e altri prodotti registrano una espansione delle vendite di quasi il 25 per cento. Rischiamo una situazione insostenibile sul fronte dei prezzi, conclude Ruvio, perché a queste condizioni, in aggiunta agli aumenti di luce acqua e gas,
i panificatori non riusciranno a mantenere gli attuali prezzi al dettaglio. Non vorremmo che alla fine si
parlasse di caro pane o altro».
«Le autorità si allertino – conclude Ruvio – non ci stiamo a passare per quelli che aumentano i prezzi. Finora con grandi sforzi li abbiamo contenuti, ma di questo passo sarà impossibile continuare a mantenere i prezzi di pane e prodotti
da forno stabili».