Gela, indennizzo ex lavoratori dell’indotto Camera deputati dà il via libera definitivo
di Redazione
C’è il sì definitivo del parlamento all’indennità di sostegno dei lavoratori gelesi del bacino industriale, rimasti esclusi dalla riconversione e penalizzati dalla crisi dell’indotto. Con altri due emendamenti si proroga infatti per tutto il 2024 l’indennità di sostegno prevista per i lavoratori delle aree di crisi industriale complessa, con particolare riferimento alle aree siciliane di Gela e Termini Imerese, stanziando 973.400 mila euro. Un’altra modifica aggiunge il porto di Siracusa nell’Autorità di sistema portuale del mare di Sicilia Orientale che già include i porti di Augusta, Catania e Pozzallo. Dopo il Senato anche la Camera approva.
Si consentirà, sempre a seguito di correzioni apportate al testo in prima lettura, in via sperimentale per l’anno 2024 e 2025 nell’ambito del piano di politiche attive previsto dal Pnrr, che “le nuove imprese costituite attraverso processi di aggregazioni derivanti da una o più operazioni societarie rappresentate da fusioni, cessioni, conferimenti, acquisizioni di aziende o rami di esse”, con un organico pari o superiore a mille lavoratori, possano avviare un confronto sindacale per stipulare un accordo “in cui è contenuto un progetto industriale e di politica attiva, che illustri le azioni volte a superare le difficoltà del settore in cui opera e le azioni per la formazione o la riqualificazione dei lavoratori per garantire loro un adeguamento delle competenze professionali al nuovo contesto lavorativo, nonché per gestire processi di transizione occupazionale”. Deve, tra le altre condizioni, essere garantito il perimetro occupazionale. Al datore di lavoro spettano esoneri contributivi per i lavoratori coinvolti per 24 mesi nella misura massima di 3.500 euro per lavoratore e ulteriori dodici mesi entro 2mila euro.