Gela: insegnante colpita da trombosi e deceduta dopo somministrazione vaccino, la procura chiede l’archiviazione
di Redazione
«Non sono emerse correlazioni di rilievo penale tra la somministrazione del vaccino e il decesso imputabili a medici e sanitari che hanno avuto in cura la paziente». Si chiude con la richiesta di archiviazione il procedimento avviato nel marzo scorso dopo la morte di G.Z. l’insegnante di 37 anni deceduta poche settimane dopo la somministrazione di una dose di vaccino. «La Procura di Gela – scrive il procuratore capo, Fernando Asaro – ha richiesto al Gip l’archiviazione del procedimento penale nei confronti di ignoti per omicidio colposo, originato dal decesso di G.Z., insegnante di 37 anni, a cui l’1 marzo scorso era stato somministrato il vaccino AstraZeneca e colpita da trombosi ed emorragia cerebrale 11 giorni dopo aver ricevuto la dose. La decisione della Procura scaturisce dalla constatazione che non sono emerse correlazioni di rilievo penale tra la somministrazione del vaccino e il decesso imputabili a medici e sanitari che hanno avuto in cura la paziente».
«Gli esiti – scrive la Procura – della consulenza medico legale sono stati inviati, per opportuna conoscenza, all’Istituto superiore di Sanità e all’Agenzia italiana del farmaco».