Gela: l’acqua della diga finisce a mare, rabbia dei braccianti. Il Pd: «Fermare questo spreco, la regione intervenga»
di Redazione
«Il Partito Democratico di Niscemi esprime forte preoccupazione per la grave situazione in cui versa il comparto agricolo nel nostro territorio. Oltre alle tante problematiche del settore, di frequente e anche in questi giorni parte dell’acqua della Diga Disueri viene scaricata a mare per motivi di sicurezza, in considerazione che l’invaso ha antichi problemi di contenimento del liquido dovuti alla precarietà della Struttura, che da tempo necessita di adeguati interventi di consolidamento delle pareti». Lo scrivono Francesco Di Dio, segretario cittadino del Pd di Niscemi e Rosa Cirrone Cipolla, capogruppo dem in consiglio comunale.
«In questa situazione diventa sacrosanta la rabbia degli agricoltori che vedono l’acqua finire a mare invece del loro utilizzo per la irrigazione dei campi. Tale precarietà della Diga Disueri è insopportabile per l’economia del nostro territorio a forte vocazione agricola. Per questi motivi chiediamo al Governo Regionale e alle Autorità competenti di mettere in campo le azioni più tempestive e radicali per realizzare le opere di consolidamento della Diga, di cui vi è un progetto di 20 milioni di euro che attende da tempo la sua realizzazione. Altresì, si fa appello alle istituzioni locali, ai Parlamentari del territorio, ognuno per il proprio ruolo, di mettere in campo forti azioni rivendicative per sollecitare il Governo Regionale ed altre Autorità competenti per risolvere detta grave problematica».