Gela: l’addio di amici e colleghi ad Alfonso Parisi. I messaggi del presidente Granvillano e del cavaliere Maniscalco
di Redazione
La città, il mondo delle assicurazioni, dei club service ha appreso con dolore la notizia della dipartita del commendatore Alfonso Parisi, past president del Rotary Club e papà del rotariano Gigi Parisi. «La perdita del caro Alfonso – scrive Ugo Granvillano, attuale presidente del Rotary – ci lascia orfani , privati della sua amicizia, del suo amore per il Rotary di cui ha condiviso con passione i principi fondanti, facendo suo il codice deontologico. Mi ha e ci ha trasmesso il suo entusiasmo e la gioia del donare, l’impegno del dare al di sopra di ogni interesse personale».
Originario di Racalmuto, gelese di adozione e appartenenza. È stato brillante animatore culturale. Fondatore del “ Terra d’Agavi” oggi alla XXXVIII edizione, ha partecipato alla fondazione del “ Centro Studi Eschilo 1985”, ha curato il “gemellaggio tra la città di Gela e Glifada (Grecia) e dei rispettivi Rotary Club di appartenenza1981-1982, ha ideato e condotto convegni sulla potenzialità del turismo internazionale a Gela con la presenza di illustri relatori, insieme ad Ernesto Fasulo ha istituito il “Centro per l’amicizia dei gelesi nel mondo” grazie al quale ha riunito tanti gelesi che vivono ed operano nelle realtà di tutto il mondo, insieme a Paolo Lizzio è stato l’ideatore della realizzazione dell’ illuminazione della cupola della chiesa madre, progetto redatto dal sottoscritto, per evidenziare l’importanza della chiesa nel territorio.
«Collaborare con lui – scrive Granvillano – è stato esaltante e arricchente, per tutto questo la comunità rotariana gelese e tutta Gela gli è grata.
Oggi, il Presidente e tutti i soci rotariani si associano al dolore della sua famiglia».
Toccanti le parole rilasciate in giornata dal cavaliere Rocco Maniscalco, amico e collega di Parisi.
«È stato un caso – dice – ieri pomeriggio accorgermi di una colonna di auto in centro storico. In quel punto per abitudine lo sguardo andava sempre al maestoso ingresso dell’abitazione e agenzia assicurazioni dell’uomo, dell’amico e collega, del maestro e concorrente sempre leale Alfonso Parisi. Con lui ho condiviso gioie e sofferenze, divergenze professionali e sindacati, ma sempre improntate alla ricerca di soluzioni per la categoria e personali».
«Ricorderò sempre – afferma Maniscalco – la sua eleganza, la presentazione e il facile approccio. Era spesso sulla ribalta e amava dispensare sguardi gioiosi, pacche sulle spalle, strette di mano e annotare mnemonicamente inviti appuntamenti e incontri. Era la classica figura dell’uomo di mondo e dell’assicuratore per bene, al quale non mancava mai il modo di lasciare la sua impronta, la sua disponibilità, il suo sorriso e la sua solidarietà».
«Vorrei formulare – conclude – le mie scuse alla famiglia per non essere stato vicino nei giorni che hanno preceduto il grande viaggio e offrire la mia solidarietà e il mio affetto. Non posso abbracciarti amico mio, perché il Covid 19 non me lo permette, ma lo sguardo affettuoso e pieno di amicizia che di solito ci scambiavamo non ce lo toglierà mai nessuno. Ciao amico Alfonso».