Gela, l’Ast ha i conti in rosso. Minaccia di fermare i bus in quattordici città siciliane
di Redazione
L’Ast non ha più soldi e il servizio di trasporto urbano, a Gela come in altre 13 città siciliane, rischia la paralisi a partire già dai prossimi giorni. Il consiglio di amministrazione dell’azienda dei trasporti ha già deliberato. Le lettere alla Regione e ai 14 sindaci sono già partite. Tra le amministrazioni interessate anche quelle di grossi centri, Siracusa, Gela, Acireale, Caltagirone, Ragusa e Milazzo dove i bus a giorni, se non accade qualcosa di importante, resteranno ai box.
Cosa accadrà ad autisti e personale addetto al deposito di Gela?
«L’aria che tira – spiega una fonte – non è delle migliori, qualche bus è fermo per manutenzioni e non vediamo nulla di positivo. Ma le corsa, almeno, ad oggi, continuano».
Oggi, infatti, i mezzi sono regolarmente in servizio.
Qualche lamentela di tipo gestionale non manca da quando alcuni servizi che facevano capo alla sede di Modica (meccanica, manutenzioni) sono passate a Catania. Ma fermare il servizio sarebbe ben altro problema rispetto alle difficoltà attuali.
Il presidente dell’Ast, Santo Castiglione, nei giorni scorsi ha scritto all’assessore alle Infrastrutture.
«L’azienda versa in una grave crisi di impresa e soffre criticità finanziarie. Per questo ha deliberato di ridurre l’impegno produttivo ove si registrano elevati costi di produzione e bassi ricavi di traffico».
Tradotto in soldoni, l’azienda sarebbe nelle condizioni di garantire solo le corse extraurbane, i collegamenti tra le città, non i costosi servizi urbani.
I sindaci, però, sono pronti alla battaglia. Stamane era già fissato un incontro in videoconferenza con la partecipazione delle parti (Regione e Ast).
La call è stata rinviata di una settimana, tregua per i bus urbani che ancora per qualche giorno non subiranno alcuno stop.