Gela: la cera per sperimentare nuove forme plastiche, il bacio per rendere infinito un istante. Roberto Tascone
di Redazione
L’arte non va in vacanza, neppure ai tempi del nuovo coronavirus. Roberto Tascone, scultore, pittore, ci racconta le sue giornate tra casa e laboratorio. «Sono giorni – dice – in cui dobbiamo rimanere confinati nelle nostre abitazioni. Nel mio caso è un po’ più semplice perché il mio laboratorio si trova sotto casa. E mi sto dedicando alla creazione di nuove opere». È un periodo di sperimentazione per Tascone, alle prese con la creazione alcune sculture in cera raffiguranti i volti di alcuni personaggi storici. A questo si aggiunga un progetto per una scultura a grandezza naturale. Insomma tante idee per sfruttare il momento della consegna forzata tra le mura di una casa.
E poi ci sono i volti plastici di due giovani, legati in un bacio. Dove seduzione e scultura si fondono in un attimo fuggente ma infinito. Che solo la bellezza dell’arte è in grado di rendere eterno. Buon lavoro, maestro.
(In alto Roberto Tascone nel suo laboratorio artistico; a sinistra «Il Bacio», scultura alla quale sta lavorando).