Gela: i volti che ci piacciono, giovani coraggiosi premiati in municipio. «Siate da esempio»
di Redazione
La Gela che ci piace ha il volto e il sorriso di quattro giovani coraggiosi, senso civico e altruismo da vendere e quel certo sangue freddo che in situazioni complesse diventa essenziale. Sono Luigi Bruscia, 22 anni, presidente di una cooperativa sportiva, la «Poseidon», Priscilla Giambra, 29 anni, laurea in professioni sanitarie, banconista in un bar (e sì, la nostra meglio gioventù), Alessandro di Gesu, 20 anni, studente di ingegneria a Torino, Francesco Giudice, 18 anni, il più piccolo del gruppo, prossimo alla maturità nell’istituto Nautico. Gli ultimi due, nel pomeriggio del 15 agosto scorso, erano in servizio di volontariato nella postazione comunale in prossimità dell’ex lido Eden quando hanno notato un gruppo di cinque ragazzi in difficoltà. Uno del gruppetto si era tuffato in acqua, poco prima, per tentare di prestare soccorso, ma aveva finito anche lui per andare in difficoltà e aveva iniziato ad annaspare.
I due giovanissimi bagnini non ci hanno pensato su e si sono lanciati.
«Ci siamo subito resi conto del pericolo che correvano – raccontano Alessandro e Francesco – e siamo andati a soccorrerli». Senza pattìno, l’imbarcazione di salvamento a remi, e con la sola forza delle braccia, sono riusciti a trarre in salvo il gruppo, aiutati da tanti bagnanti presenti in spiaggia. Il più grave dei ragazzi soccorsi, un sedicenne, è finito in ospedale. Ma in serata era già fuori pericolo.
Poche ore dopo, un loro collega bagnino, Luigi Bruscia, presidente della «Poseidon», era libero dal servizio, in spiaggia, nei pressi del club Vela, quando ha notato una ragazza in mare che boccheggiava tra i flutti, tendendo pericolosamente verso il fondo. Era notte ma Luigi non ha avuto paura, si è tuffato in soccorso.
«Quando l’ho raggiunta – racconta – la ragazza quasi non rispondeva più. L’ho tirata in spiaggia a nuoto e ho chiamato i soccorsi. Poi nell’attesa, temendo che i minuti potessero scorrere e la ragazza potesse peggiorare, l’ho adagiata in auto e l’ho accompagnata personalmente in ospedale. Già nel corso della notte e l’indomani, ho avuto notizia che si era ripresa. Menomale».
Storie di coraggio e di altruismo. Ma anche di sangue freddo e prontezza nei soccorsi.
È il caso di Priscilla, laureata, operatrice socio sanitaria disoccupata, che ha ripiegato nell’altrettanto dignitoso lavoro di addetta al bar, in un locale sulla Ss 115. Qualche sera fa un cliente, Giuseppe Di Blasi, era al tavolo e consumava della carne. Un boccone un po’ grande gli era rimasto in gola. In pochi secondi il giovane capisce che ha l’esofago bloccato. Sono istanti interminabili e drammatici. Manca l’aria, si pensa al peggio. Attimi decisivi, tra la vita e qualcos altro che, vista la giovane età del protagonista, non vogliamo neppure menzionare. È proprio in quel frangente che la banconista cede il passo alla soccorritrice che è in lei.
«Ho praticato – racconta – la manovra di Heimlich e sono riuscita a disostruire il blocco».
Il «miracolo» si compie. Giuseppe riprende a respirare e, commosso, ringrazia la sua salvatrice.
Stamane i quattro giovani sono stati premiati in municipio. Ognuno di loro ha ricevuto una targa in ricordo dei rispettivi gesti coraggiosi, piccole ma significative onorificenze civiche consegnate personalmente dal sindaco, Lucio Greco, alla presenza dell’assessore allo Sport, Salvatore Incardona. C’era pure Di Blasi, il salvato, con la futura moglie al fianco, una giovane della quale sabato impalmerà la mano. I due futuri sposi hanno invitato anche Priscilla, sarà in prima fila alla cerimonia. Troppo grande il legame che si è creato con colei che, di fatto, ha ridato la vita al giovane.
«Siete un esempio – dice il sindaco Greco – per questa città, l’esatto opposto di chi sporca, imbratta, vandalizza il parco bimbi o rompe le lampade nella pista ciclabile. Vi ammiro e vi rigrazio».
Già, Francesco, Luigi, Alessandro e Priscilla, ragazzi splendidi, che tutti vorremmo come figli, fratelli, amici. Testimonial di una Gela che può cambiare, anzi, che in fondo è già una città migliore grazie al loro gesto.
Nella foto grande, in alto, da sinistra, in senso orario, Luigi Bruscia, Francesco Giudice, Alessandro di Gesu e Priscilla Giambra. Nell’immagine al centro i quattro giovani premiati dal sindaco, Lucio Greco e dall’assessore Incardona. Più in basso Giambra con Di Blasi.