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INDAGINE | Polizia di Stato

Gela: l’incidente del 16 novembre con aggressione a un agente. Obbligo di firma per due fratelli di vent’anni


di Redazione

Gela: l’incidente del 16 novembre con aggressione a un agente. Obbligo di firma per due fratelli di vent’anni
cronaca
17 Dic 2020

Un mese fa circa vi avevamo riferito di un incidente notturno con relativo tafferuglio e l’intervento di varie pattuglie di Polizia, Carabinieri e dei militari dell’Esercito, impegnati nell’operazione Strade Sicure. Malgrado l’ora tarda il caso aveva suscitato un certo clamore e un nostro affezionato lettore ci aveva inviato un’immagine (la foto sopra) di scena scattata dall’alto, a quanto pare con un drone. Stamane il questore, Emanuele Ricifari, ha dato notizia dei particolari dell’incidente e di alcuni risvolti giudiziari, specificando che – come anticipato da Today24 nell’edizione del 16 novembre scorso – ci sono due denunciati, entrambi sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria.

Si tratta di due fratelli, entrambi residenti nel quartiere Sant’Ippolito, a ovest di San Giacomo.

«Ieri mattina – spiega la Questura – agenti del commissariato di Gela hanno dato esecuzione all’ordinanza nei confronti di due ventenni, responsabili di aggressione e lesioni nei confronti di due agenti, nonché uno anche per danneggiamento di autovettura, per fatti avvenuti il 16 novembre scorso. A tarda sera, quel giorno, personale del commissariato, durante un servizio di controllo, transitando lungo il corso Aldisio, all’altezza di via Minardi, notava un’autovettura ferma poiché coinvolta in un incidente stradale con un ciclomotore piaggio vespa, con a bordo due soggetti che, alla vista degli operatori, si davano alla fuga, prendendo due direzioni diverse. Uno dei due soggetti veniva raggiunto e, una volta bloccato, colpiva con una testata al petto l’operatore di polizia e successivamente con gomitate e calci anche l’altro agente, sopraggiunto. Una volta identificato, il fermato indicava agli agenti che alla guida del ciclomotore era il fratello allontanatisi. Pertanto gli agenti si recavano presso la loro abitazione al fine di verificare se il fratello fosse rientrato a casa, ma questi, alla vista della volante, dal balcone del primo piano dello stabile, iniziava a lanciare alcuni oggetti, tra cui una marmitta metallica e una sedia pieghevole, in direzione dell’autovettura di servizio, colpendola e danneggiandola. Da un controllo all’interno dello stabile, veniva rinvenuto il ciclomotore che, nel frattempo, era stato privato della targa, rinvenuta all’interno del vano porta oggetti. Il mezzo, risultato sprovvisto di copertura assicurativa, veniva sequestrato e consegnato alla ditta autorizzata, in custodia giudiziale. L’agente colpito durante la colluttazione riportava escoriazioni al ginocchio e gomito lato sinistro e dorsalgia post-traumatica, con prognosi di cinque giorni. L’autovettura di servizio riportava danni in corso di quantificazione. Il 14 dicembre, il Gip del Tribunale di Gela, su richiesta della Procura, ha emesso l’ordinanza di applicazione della misura dell’obbligo di presentazione alla Pg che è stata notificata ai due fratelli nella giornata di ieri».


Redazione
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