Amanti malgrado un divario di 23 anni: lei molto più anziana del compagno, oramai ex. Ma quell’amore si era trasformato in persecuzione quando la donna aveva deciso di porre fine alla liaison amorosa. Un tunnel al quale ieri ha posto fine la Polizia di Stato, eseguendo nei confronti di un uomo di 51 anni, gelese, un’ordinanza di applicazione della Misura Cautelare emessa dal Tribunale di Gela, su richiesta della locale Procura della Repubblica. Non potrà avvicinarsi alla ex compagna, una signora di 74 anni, né frequentare gli stessi luoghi della donna, con particolare riferimento alla sede di lavoro, nonché qualsiasi altro posto solitamente frequentato dalla vittima, tenendosi sempre a distanza di almeno 200 metri. Non potrà inoltre molestarla con telefonate, messaggi o qualsiasi altro mezzo di comunicazione.

L’indagato è ritenuto responsabile del reato di stalking, perché, con condotte reiterate, avrebbe molestato la sua ex compagna, inducendola a vivere in un perdurante stato di ansia e di paura, e ingenerando in lei un fondato timore per l’incolumità propria. Messaggi e chiamate continue, anche tramite whatsapp, pedinamenti e appostamenti sotto l’abitazione dell’anziana donna, con l’aggravante di avere commesso il fatto in danno di persona alla quale era legato da relazione affettiva e attraverso strumenti informatici. I fatti accertati risalgono agli ultimi tre mesi, dal settembre scorso a tutt’oggi, con recidiva specifica.

In particolare, il procedimento penale che ha portato all’emissione del provvedimento cautelare, scaturisce dalla querela sporta dalla donna i primi del mese di ottobre scorso,  in merito alle condotte poste in essere dal suo ex a decorrere dal mese di settembre 2020, allorquando, non avendo accettato la decisione dell’anziana donna di porre fine alla loro relazione sentimentale, aveva ripreso a tenere condotte moleste e persecutorie nei suoi confronti.