Gela: madre e figlio in rianimazione, tampone conferma Covid 19. Trasferiti d’urgenza, sono in gravi condizioni
di Redazione
In attesa del report ufficiale dell’Asp 2 di Caltanissetta continuano a giungere notizie poco rassicuranti sul fronte Covid 19. Tra la scorsa notte e il primo pomeriggio di oggi due pazienti sono stati trasferiti d’urgenza in Rianimazione, al Covid Center per intensivi di Caltanissetta. Si tratta di una pensionata di 72 anni, ricoverata nella notte a seguito di tampone, e del figlio di quest’ultima, un uomo di cinquant’anni. Entrambi avrebbero in atto un principio di polmonite interstiziale bilaterale e sarebbero stati subito intubati.
Nessuno dei due era positivo e quando è stato eseguito loro il tampone presentavano già un quadro clinico gravissimo.
Fa specie mentre tutto questo accade, vedere persone in giro senza mascherina, o peggio fermarsi a parlare abbassando questo prezioso dispositivo di protezione individuale.
Come bisogna constatare la difficoltà nei prelievi su quei soggetti costretti ad attendere il tampone in ambulanza anche ore.
«Lavoro ogni giorno con casi Covid – racconta un operatrice sanitaria – e raccomando, quasi imploro, le persone di usare la mascherina. Questa è una malattia seria e non abbiamo ancora gli strumenti per fronteggiarla».
In città, secondo alcune indiscrezioni, sarebbero in atto tre focolai familiari. Uno, alle spalle della stazione ferroviaria, l’altro nel quartiere Sant’Ippolito e un ultimo ad alcuni isolati di distanza dalla di via Recanati.
Tutti già attenzionati dall’Asp. Ma l’aumento del numero dei positivi, con tre pazienti in Rianimazione, desta più di un’apprensione. Il sindaco, Lucio Greco, oggi ha partecipato a un incontro congiunto di giunta e consiglio comunale, e si è detto preoccupato dell’escalation di casi.