Gela: muore in ospedale, senza familiari né amici. La triste vicenda di un uomo di 63 anni
di Redazione
È spirato in ospedale, da solo, senza familiari né amici ad accudirlo. Solo l’umanità degli operatori del «Vittorio Emanuele» che lo hanno assistito al massimo delle loro possibilità, ma che nulla han potuto fare per strapparlo al suo destino. Adesso, per questo povero defunto (I.E. le iniziali), 63 anni, che pare vivesse in condizioni di estremo disagio economico, non c’è nessuno che si occupi della sepoltura. Il decesso è avvenuto nelle scorse ore. E la sua è una storia doppiamente triste perché al dolore di una persona venuta a mancare prematuramente, si aggiunge l’amarezza per l’assenza di persone care. In casi come questi la direzione sanitaria dell’ospedale attiva il segretariato sociale dell’Asp e, per suo tramite, quello del Comune, che dovrà farsi carico delle esequie e dare una degna sepoltura a questo sfortunato uomo.