Gela, 32 anni fa veniva ucciso Gaetano Giordano. Un uomo per bene che con coraggio aveva detto no al pizzo
di Redazione
«Era sera quando Gaetano Giordano venne ammazzato davanti casa, sotto gli occhi del figlio che era con lui in auto. Si era opposto alla mafia, diventando simbolo silente e coraggioso nella lotta al racket. Alla malapianta mafiosa che aveva affondato le sue radici in una città operosa. Aveva scelto di non piegarsi alla legge del pizzo che spadroneggiava in quegli anni, bucando le saracinesche con le pallottole o piazzando le bombe nei negozi. Era il 10 novembre 1992. Il ricordo di quelle sirene fischia ancora nelle orecchie, come intatto è il sale delle lacrime di una città colpita al cuore per la morte di un commerciante gentiluomo, padre e marito affettuoso».
Abbiamo ripreso un vecchio articolo di Today24, pubblicato anni fa. Nulla è cambiato. Il dolore che proviamo è sempre uguale, quello di una vicenda umana che ci ha toccato nel profondo. Il signor Giordano oggi avrebbe 87 anni, sarebbe un marito, padre, nonno, Un signore avanti con gli anni ma sereno e affettuoso. Non sappiamo se ci sarebbe ancora. Non lo sapremo mai. Perché mani assassine lo hanno tolto di mezzo nel pieno dei suoi anni, quando, poco più che cinquantenne, rientrava a casa dopo una giornata trascorsa in negozio. Quel lavoro che amava, conduceva con dignità. Quei valori che gli impedirono di piegarsi, cedere al ricatto e alla prepotenza. Pagò con la vita la sua scelta di coraggio e dignità.
E oggi vogliamo ricordarlo nel 32° anniversario della morte. Lo facciamo ogni anno. E ogni anno ci stringiamo alla moglie in un abbraccio alla moglie, la signora Franca Evangelista, ai figli Tiziana e Massimo. Ad amici e familiari che gli vollero bene. A chi, come noi, porta una ferita nel cuore per quella fine tanto ingiusta quanto cruenta. A una città che ha saputo riscattarsi negli anni, anche se non sempre ricorda i suoi eroi. Vogliamo ricordarlo anche assieme a tanti giovani che non lo conobbero. Né, forse, sanno della storia di quest’uomo coraggioso. Che con la sua scelta di dignità ha pagato con la vita ma ha anche segnato (e cambiato) per sempre la storia di questa città.
Riposa in pace, Gaetano.