Gela: ordinanza notificata in carcere a Ferracane. La Polizia: «È lui lo scassinatore seriale dell’estate scorsa»
di Redazione
Nella mattinata odierna, personale della Polizia di Stato di Gela ha dato esecuzione all’Ordinanza di Custodia Cautelare in Carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Gela, su richiesta della Procura della Repubblica di Gela, nei confronti di FERRACANE Davide Antonio Rocco, nato a Gela (CL) il 20.08.2000, pluripregiudicato, in atto in stato di detenzione presso la locale Casa Circondariale di Gela. L’odierna misura cautelare scaturisce dall’attività investigativa operata dal personale del Commissariato di P.S. di Gela che, coordinato dalla Procura della Repubblica di Gela, ha ricostruito i numerosi delitti posti in essere dal FERRACANE che, per frequenza e modalità, hanno generato a Gela un rilevante allarme sociale, peraltro, alimentato dalle cronache locali.
In effetti, il destinatario del provvedimento restrittivo ha posto in essere, con sfrontatezza e spavalderia, una impressionante sequela di reati fino al momento in cui, la scorsa estate, personale della Squadra Investigativa del Commissariato di P.S. non poneva fine alle sue scorribande, cogliendolo in flagranza di reato mentre scassinava alcune autovetture parcheggiate, in località Manfria, in prossimità delle spiagge ove i proprietari erano intenti a trascorrere una giornata di mare, traendolo in arresto.
I reati contestati, per fatti avvenuti in Gela nei mesi di giugno e luglio scorsi, sono furto aggravato e danneggiamento ai danni di un panificio di Corso Aldisio, di un ciclomotore Aprilia Scarabeo, di due autovetture e presso un’abitazione privata (nell’occorso veniva asportata la somma di euro 1.300,00, un orologio marca Sector colore acciaio con la cassa di colore chiaro, due anelli “fedi” in oro giallo con all’interno la scritta “Antonio e Franca ”, due orologi, uno marca Guess e l’altro Gucci, una collana in oro giallo con maglia semplice ed un bracciale in oro giallo), tentato furto presso la Casa di Cura Villa Rosalba s.r.l., (nella circostanza, l’indagato compiva atti diretti in modo non equivoco ad impossessarsi di materiale prezioso o comunque economicamente apprezzabile custodito all’interno dei locali) nonché ricettazione in concorso e utilizzo indebito di carta Bancomat.
La misura odierna, con la quale vengono contestati i fatti reato in narrativa, è stata notificata al FERRACANE, in carcere, dove si trova in forza di altra misura cautelare emessa per fatti diversi, ma analoghi nelle modalità di esecuzione.