Gela: «Paghiamo noi per gli errori di alcuni», commercianti ricevuti dal sindaco
di Redazione
Conti in rosso, dello stesso colore della zona imposta per un altra settimana dalla Regione. E animo nero per via di uno stallo che oramai continua da mesi. I commercianti del centro storico sono stanchi, sfiancati da un’emergenza senza fine. In serata sono stati ricevuti dal sindaco, Lucio Greco, che ha incontrato una loro delegazione, guidata dal presidente della Fipe Confcommercio, Armando Grimaldi. «Il sindaco – spiega il vicepresidente, reggente dell’Ascom Confcommercio – è stato disponibilissimo a incontrarci e di questo lo ringraziamo. Abbiamo espresso tutte le nostre perplessità per questa ennesima zona rossa e abbiamo chiesto che vengano aumentati i controlli, che siano più serrati per evitare ancora l’allargamento dei contagi. Troviamo molto ingiusto che in zona rossa gli unici penalizzati siano i pochi commercianti che hanno un codice Ateco di vendita abbigliamento adulti scarpe o accessori moda».
All’incontro ha preso parte il vicesindaco, Terenziano Di Stefano, in veste di assessore per le Attività produttive.
I commercianti denunciano una sorta di finta zona rossa dove tutti o quasi fanno quello che vogliono e che per gli errori di alcuni sia una città intera a pagare.
«Maggiore controllo – dice Grimaldi – è maggiore senso civico da parte di cittadini di Gela a mantenere le regole del distanziamento e di uscire solo in caso di necessità. Solo così in breve tempo possiamo vedere la lice in fondo al tunnel».