Gela, parla il primo infermiere vaccinato. «Sto bene, non ho sentito neppure l’ago. Il 23 la seconda dose»
di Redazione
«Il vaccino? Non ho sentito neppure il pungiglione. Tutto è andato bene, adesso attendo di fare la seconda dose il 23 dicembre e poi speriamo tutti insieme di raggiungere al più presto l’immunità di popolazione e metterci alle spalle questo virus». Lo raggiungiamo a casa, mentre gioca con il figlioletto in attesa di consumare una pizza in famiglia in un sabato sera in zona rossa (speriamo l’ultimo, dati permettendo). È stato uno dei primi a vaccinarsi, nel primo pomeriggio di oggi. «Sto bene, benissimo. E spero che una larga, larghissima parte della popolazione gelese possa essere vaccinata al più presto». È un infermiere e per motivi di opportunità evitiamo di riportare la sua identità.
Uno dei 98 operatori sanitari ai quali oggi, al «Vittorio Emanuele», è stato somministrato il rimedio Pfizer Biontech. Domani altri 120 colleghi saranno sottoposti al vaccino. In meno di una settimana, considerando anche una quindicina di operatori vaccinati nei primissimi giorni di disponibilità del siero, al Policlinico di Palermo, saranno circa 230 gli operatori della sanità gelese che saranno sottoposti al processo di immunizzazione entro domani. Poi dovranno fare la seconda dose, trascorsi almeno 21 giorni dalla prima. Nel frattempo, continuando con questo ritmo, in pochi giorni verranno immunizzati tutti i medici e infermieri e addetto al comparto Sanità. Poi toccherà a operatori e ospiti delle Rsa e agli anziani over Ottanta. Infine sarà la volta della seconda fase, quella riservata alla popolazione di età compresa tra i 65 e gli ottant’anni.
Il primo punto di vaccinazione è stato localizzato al secondo piano dell’ospedale, nell’unità di Chirurgia Generale. Ovvio che con il trascorrere dei giorni, l’aumento della disponibilità di dosi e l’apertura della campagna di vaccini alla popolazione, è probabile che i punti di somministrazione dovranno essere diversi.
Il sindaco, Lucio Greco, durante un colloquio con la direttrice sanitaria dell’Asp, Marcella Santino, presente nel pomeriggio in ospedale, ha chiesto e ottenuto ampie rassicurazioni in tal senso.