Gela: rapporto zoomafie, 27 procedimenti aperti dalla procura con 18 indagati
di Redazione
Combattimenti clandestini tra cani, che spesso si concludono con la morte di uno o più animali coinvolti. Gare clandestine di cavalli, macellazioni abusive di capi di bestiame, «mafia» dei pascoli, traffico di fauna selvatica, pesca di frodo. Secondo il rapporto Zoomafia 2022 della Lav, i crimini contro gli animali registrati in Sicilia costituiscono ancora una piaga. Nel 2021 i procedimenti per reati contro gli animali sono stati circa l’8,52 per cento di quelli nazionali, con un tasso di 15,82 procedimenti ogni 100.000 abitanti. La Procura di Gela è attiva su questo fronte: l’anno scorso ha aperto 27 procedimenti con 18 indagati. Il maggior numero di reati si è registrato a Siracusa, provincia nella quale atavica e la piaga delle corse clandestine, con cavalli spesso sottoposti alla pratica del doping (122 procedimenti, 174 indagati). Segue Catania con 77 procedimenti con 128 indagati; Termini Imerese con 52 procedimenti con 65 indagati; Ragusa, con 47 procedimenti con 30 indagati; Patti (Me), con 32 procedimenti con 17 indagati; Enna, con 28 procedimenti con 12 indagati; Sciacca, con 25 procedimenti con 7 indagati; Marsala, con 24 procedimenti con 10 indagati e, ultima, Caltagirone, con 22 procedimenti con 23 indagati. Sono state 23 le persone denunciate, a vario titolo, per aver messo in vendita, animali senza avere alcuna documentazione comprovante la legale detenzione, soprattutto tartarughe, cardellini e passeri. Le ultime relazioni della Dia e della Dna riportano casi riconducibili ad attività zoomafiose nella regione, con particolare riferimento alle infiltrazioni mafiose nell’accaparramento dei terreni agrari e pascolivi per beneficiare di fondi comunitari, nelle corse clandestine di cavalli e nel settore della commercializzazione del pesce.