Gela rinnova la devozione a San Giuseppe Tante emozioni e storie di grazie ricevute
di Giusy Costanza
Si sono appena celebrate le «cene» di San Giuseppe e ci lasciano emozioni e tante storie toccanti. Quest’anno 16 famiglie si sono adoperate per rendere omaggio a questa tradizione tanto cara ai gelesi.
Anche otto parrocchie hanno aperto le porte delle loro chiese allestendo le tavolate. Le testimonianze sono molteplici e tutte molto toccanti. La famiglia Tascone di via Tevere, dopo una gravidanza travagliata con una diagnosi errata, ha deciso di invocare la protezione del Patriarca.
«Le nostre preghiere – raccontano Vito ed Elisa – sono state ascoltate e infatti oggi siamo qui con nostra figlia Diana, felici che la nostra grazia si è manifestata».
Anche la famiglia Curvà tra lacrime di gioia ha raccontato i miracoli che si sono realizzati e concretizzati. Cinque le grazie ricevute, tre delle quali hanno un nome, sono i tre splendidi gemelli: Giovanni, Salvo e Mattia. «Il caso ha voluto – dice Concetta Curvà – che nella realizzazione dell’altare i gradini fossero cinque, esattamente come le grazie ricevute. Il sacrifico è stato enorme – continua – nulla però, se comparato a quanto ricevuto». Anche la famiglia Ascia-Pulici racconta dei mesi di lavoro trascorsi per realizzare il fatidico altare di San Giuseppe. «Sta cena – afferma la padrona di casa, Loredana Pulici – fu fatta cu mani e amuri e pi grazia mia a benidiciu Gesù, Giuseppe e Maria. Voglio tenere per me la grazia ma dico solo che la richiesta per mio figlio è stata accolta e di questo sarò sempre grata al Santo che mi ha e ci ha aiutati».
Anche la famiglia di Bartolo di via Portuense ha accolto centinaia di persone. La loro è una grazia ricevuta su richiesta della figlia Anita, è per lei che hanno realizzato la tavolata. Le sorelle Scepi, invece, hanno ricevuto tante grazie ma la più importante è stata il superamento di un importante intervento chirurgico è per questo e tanti altri motivi che hanno chiesto l’intercessione di San Giuseppe che non le ha lasciate da sole. Di questo e di molto altro ancora il coro di tanti gelesi si innalza: «Viva Gesù, Giuseppe e Maria».