Gela: risolta l’emergenza «umido», convenzione con la Dusty. Ora si attende l’impianto mobile di Timpazzo
di Redazione
Da oggi il problema del conferimento dei rifiuti organici è risolto. Almeno per sei settimane. Lo assicura la dirigente del settore Ambiente, Grazia Cosentino. Si normalizza, quindi, l’emergenza. Anche se, va detto, l’amministrazione comunale ha fronteggiato le difficoltà con disagi per i cittadini pari allo zero. «L’emergenza – dice la dirigente – era esplosa in buona parte della Sicilia alla fine di luglio, con le carenti piattaforme destinate alla ricezione della frazione organica dei rifiuti differenziati sature. Da allora l’ufficio ha lavorato senza sosta per fronteggiare l’emergenza e ridurre al minimo i disagi. Oggi, però, e per almeno sei settimane, possiamo garantire che il problema è risolto, con una soluzione di certo non economica ma che almeno ci aiuterà a evitare l’emergenza igienico – sanitaria».
L’ingegner Cosentino annuncia che da questa mattina i rifiuti organici vengono conferiti al di fuori dei confini regionali grazie a una convenzione con la la ditta Dusty Srl, regolarmente iscritta nella white list della Prefettura di Catania.
«Come tanti Comuni – continua la dirigente – ci siamo imbattuti in notevoli difficoltà nel sistema della raccolta della frazione organica. Avendo un fabbisogno di spazi di circa 800 tonnellate al mese, c’era l’urgenza di trovare delle alternative ai siti nei quali normalmente si conferisce, anche perché siamo sempre in attesa che la società Impianti Srr Ato 4 Caltanissetta provincia sud provveda all’attivazione dell’impianto mobile di compostaggio nella discarica di contrada Timpazzo che consentirebbe di trattare circa 100 tonnellate al giorno. Abbiamo quindi ridotto i costi destinati a Timpazzo da 1 milione a 600 mila euro e trovato 150 mila euro circa per attivare questo servizio d’emergenza».
Da questa mattina, dunque, l’umido viaggia verso la Calabria e verso tutti gli spazi che la Dusty individuerà e destinerà al conferimento.
«Di certo – aggiunge Cosentino – questa è solo una soluzione tampone, non può essere quella definitiva, considerando che i costi sono quasi triplicati. A tal proposito invito la collettività a differenziare bene perché se riusciremo a portare la frazione organica pulita e corretta il costo scenderà da 270 euro a tonnellate a 240».
Una somma che è comunque più del doppio di quella normale, che va dai 70 ai 100 euro a tonnellata.
«Invitiamo, infine, i cittadini ad accogliere l’appello a incentivare il compostaggio domestico che permetterebbe all’ente di ridurre notevolmente i costi di conferimento e ai cittadini di risparmiare il 30 per cento sulla Tari».