Una quindicina di famiglie in questi mesi affronta il disagio della mancata attivazione del Macchitella Lab, sede del corso di Ingegneria ambientale frutto di un accordo tra Eni Corporate University e Kore Enna.

Alcuni di loro si sono rivolti a Today24 senza spirito polemico o volendo colpevolizzare i fautori dell’iniziativa, lodevole e dal grande potenziale in ottica futura. Ma chi ha voluto credere nel progetto sin dagli albori oggi è costretto a viaggi e spese.

«In origine – ci spiega uno dei genitori – erano una trentina di ragazzi, oggi credo siano la metà. Un conto è sapere che hai la retta universitaria e poi tuo figlio non ha grosse spese di viaggio, vitto e alloggio. Le cose cambiano, invece, se come accaduto la sede non apre e i ragazzi sono costretti a viaggiare giornalmente e trascorrere pomeriggi in biblioteca, tra una lezione e l’altra».

È un altro genitore a ricordarci per sommi capi l’iter.

Nel luglio scorso Eni ufficializza l’iniziativa con un comunicato dalla sede di San Donato Milanese.

«La collaborazione – scrivevano sul sito dell’Università – tra Eni, attraverso Eni Corporate University, e l’UniKore per lo sviluppo dell’offerta universitaria a Gela si fa in tre. Oltre al previsto corso di laurea magistrale in Ingegneria per l’ambiente e il territorio che potrebbe essere pianificato dal 2022, un nuovo accordo prevede l’istituzione, per gli anni accademici 2021-22 e 2022-23, di un Master universitario di II livello in “Protezione dell’ambiente e riqualificazione delle aree industriali” e di un corso di laurea professionalizzante in “Tecnologie per il costruito e la sostenibilità ambientale”».

Tutto verteva sulla realizzazione di una sede, Macchitella Lab, grazie alla ristrutturazione di una palazzina alloggi dell’Eni. Tra Covid, ritardi e qualche intoppo, pare che la sede non sia ancora pronta, quantomeno agibile.

«Durante questi mesi – affermano i genitori – abbiamo chiesto informazioni a tutte le autorità competenti, sulla realizzazione e sullo spostamento della sede a Gela, ma nessuno ci ha mai detto qualcosa di concreto rimandando sempre da settimane a settimane. A oggi speriamo che la sede venga aperta con gli inizi del secondo semestre così da poter completare l’anno con più tranquillità. Così da porre fine ai disagi di famiglie e studenti».