Rubinetti a secco nel cimitero Farello. La segnalazione ci arriva da diversi lettori, alcuni dei quali, muniti di fotocamera o smartphone, hanno «immortalato» il disservizio. «Mi ero recata a pulire la lapide di mio padre – racconta una lettrice – ma dai rubinetti non usciva acqua. Sono tornata l’indomani portandomi una bottiglia in plastica riempita a casa». Disservizio che in municipio definiscono plausibile, dovuto al fatto che potrebbe essersi esaurita, temporaneamente, la scorta presente nelle vasche idriche.

I serbatoi – infatti – vengono riempiti con le autobotti in quanto la presa idrica è stata dismessa alcuni anni fa.

A spiegare il curioso motivo è una fonte.

Al comune arrivavano bollette salatissime, nell’ordine di 30 mila euro mensili. Una somma incompatibile con le ristrettezze finanziarie dell’ente. Così è stato deciso di chiudere l’acqua e rifornirsi con le autobotti. Con costi più che abbattuti e un risparmio notevole sulla spesa. C’era più d’un sospetto che quei costi erano dovuti al fatto che alcune soggetti si attaccassero abusivamente alla condotta del comune e da quella si rifornissero per farsi i fatti loro a spese dell’ente.

Domani, primo novembre, assicurano comunque che l’acqua sarà regolarmente erogata. E nessun rubinetto del cimitero sarà a secco.

Intanto l’amministrazione ha definito il programma delle celebrazioni. Il 2 novembre alle 9,30 è previsto il raduno al cimitero monumentale di Caposoprano delle rappresentanza degli Enti locali, autorità religiose, militari e delle associazioni reduci di guerra. Alle 10 si svolgerà la cerimonia della posa della corona di alloro ai piedi del monumento dell’Altare della Patria e dei caduti di tutte le guerre.

Alle 10,30 la Santa Mesa presso il cimitero monumentale officiata da don Luigi Petralia in suffragio dei defunti. Già oggi e nelle giornate di domani e giovedì, saranno attivi i bus navetta dell’Ast, ogni trenta minuti, per raggiungere i cimiteri monumentale e Farello. Il servizio è attivo dalle 7 alle 18.