Gela: Sant’Elia «zero posti», Vittorio Emanuele solo 4. Mentre la gente si ammala e qualcuno ci lascia la pelle
di Redazione
Palermo, 12 agosto 2021. Asp e assessorato alla Salute emanano una nuova direttiva sulla dotazione organica dei centri Covid 19 in provincia. Al Vittorio Emanuele 8 posti in terapia intensiva, 35 in terapia ordinaria. Al Sant’Elia 8 posti in terapia intensiva, 90 in degenza ordinaria. Sono passate due settimane e quella direttiva è ancora carta straccia. Non vale nulla. Il Sant’Elia, fino a stamattina, ha zero posti letto. Sulla piattaforma ne compaiono 8 ma non sono attivi. A Gela, degli 8 stabiliti, ne operano solo la metà. «Manca personale – ci spiegano – i medici in servizio sono soltanto tre, non riescono a coprire neppure i turni». Rifiutiamo di crederci e, a quel punto, un volontario ci racconta che perfino il primario, Salvatore Damante, «è di sopra, in reparto, a fare la notte». È il 29 agosto, la Sicilia domani passa al giallo con vista sull’arancione: restrizioni e danni in arrivo. Tutto questo mentre le persone si ammalano, si aggravano e talvolta ci scappa anche il morto.
Ma proviamo a entrare più nei dettagli. Il Covid center per intensivi del Sant’Elia, 8 posti letto, non è ancora operativo perché la direzione sanitaria pare non abbia medici a sufficienza. E l’Asp cosa fa?
Sessanta chilometri più a sud, il Covid center per intensivi di Gela ha «aperto» dieci giorni fa tra mille sforzi. Ma a scartamento ridotto: 4 posti anziché 8. Con solo tre medici e con gli infermieri contati non potrebbe essere altrimenti. Inoltre, come nella famosa parata di Mussolini, con gli stessi aerei spostati nei vari aeroporti, a Gela per far posto ai malati gravi Covid è stata temporaneamente soppressa la Rianimazione ordinaria.
Da giorni i quattro posti letto di Gela – unici in provincia – sono occupati. Ieri un paziente è stato intubato in una stanza di degenza e trasferito all’Umberto I di Enna. Domani potrebbe toccare a un altro paziente «messo male» ci dicono. Forse finirà a Ribera o a Palermo. Dove ci sarà spazio. Medici e infermieri dovranno lasciare il reparto. L’ambulanza del 118 dovrà essere distolta dal servizio. Per eseguire i trasferimenti. Un’assurdità.
Tutto perché Caltanissetta rimane a «zero» posti letto e Gela ce ne sono solo 4 su 8, perché mancano i medici.
Pazienti dirottati altrove, tra dolore e rabbia dei familiari.
Mentre la gente continua a infettarsi, e purtroppo in alcuni casi si aggrava. E qualcuno ci rimette la pelle. Colpa del Covid, ovviamente, non dell’uomo. Ma alcune scelte potrebbero evitare disagi e stress. Per pazienti, famiglie e operatori sanitari. Scelte che vanno prese al breve. Meglio subito.