Gela, si allunga l’attesa sul porto. Comitato chiede vertice con l’Autorità di bacino
di Redazione
Il Comitato per il Porto di Gela richiede un ulteriore incontro con l’Autorità di sistema portuale dopo quello del maggio scorso per avere aggiornamenti in ordine all’iter di riqualificazione e ristrutturazione del porto rifugio, ormai da anni non fruibile e nel totale degrado. «Chiediamo di conoscere – dice Massimo Li Voti, presidente del Comitato – tempi e modalità di interventi e lavori che sono nuovamente in forte ritardo. Vogliamo sapere a che punto sono le attività di caratterizzazione delle sabbie dove i prelievi sono stati effettuati a giugno/luglio del 2022. E ancora, quando sarà pronto il piano di dragaggio dell’intero specchio d’acqua all’interno dell’area portuale, quale sarà la progettazione per l’asse di servizi».
Li Voti e i componenti del Comitato temono un ulteriore allungamento dei tempi.
«Bisogna – scrivono – fare presto perché c’è il serio rischio che a causa di tutti questi ritardi, possano scadere le ulteriori autorizzazioni già acquisite negli anni, quali Via Vas, per il progetto di allungamento del braccio di ponete. Speriamo di avere delle buone notizie da parte dell’Autorità di sistema portuale. E che ciò possa accadere in tempi celeri».
(Nella foto grande, in alto, Massimo Li Voti, presidente Comitato. Sopra uno scorcio del porto rifugio).