Gela, si ferma il flusso di gas dalla Libia. In corso manutenzioni nel sito di Mellitah
di Redazione
I flussi di gas dalla Libia verso l’approdo di Gela sono stati interrotti a causa di una vasta ristrutturazione degli impianti di Mellitah, sulla sponda africana del Mar Mediterraneo. Lo riferisce la National Oil Corporation (Noc), l’ente petrolifero libico. «Dopo diversi ritardi per vari motivi e circostanze -spiega la company nordafricana – e sotto le istruzioni dirette del presidente della Noc, Farhat Bengdara, si annuncia l’arresto totale delle operazioni presso il complesso industriale di Mellitah per operare una ristrutturazione». Contestualmente, l’azienda libica, ha annunciato una revisione completa dei campi a gas offshore di Bahr al Salam e onshore di Wafa, operati da Mellitah Oil and Gas, società compartecipata pariteticamente da Noc ed Eni, primo produttore di gas in Libia e principale fornitore di gas al mercato locale.
L’azienda, che gestisce il sistema che trasporta il gas naturale dalla costa libica fino a Gela, grazie al metanodotto GreenStream, ha comunicato al mercato una “indisponibilità della stazione di compressione” a causa di una “manutenzione pianificata” che dovrebbe durare almeno fino al 10 maggio. Secondo fonti libiche la chiusura totale del complesso Mellitah dovrebbe durare tre settimane. I dati Snam sui flussi di gas relativi ai punti rilevanti della rete di trasporto nazionale confermano l’interruzione totale dei flussi dalla Libia verso l’Italia a partire da ieri, 30 aprile, mentre il giorno precedente erano arrivati al punto di arrivo di Gela circa 9 milioni di metri cubi di gas.