Gela: sicurezza nei pontili e in raffineria, Lorefice apre un focus sulla vicenda Archimede
di Redazione
Garantire condizioni minime di efficienza delle misure di vigilanza e controllo sulle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori che operano presso i pontili a servizio delle raffinerie. Le sollecita il senatore Pietro Lorefice in un’interrogazione ai ministri delle Infrastrutture, Matteo Salvini, del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone. Il parlamentare gelese trae spunto dalla vicenda Archimede.
«La società Archimede – scrive Lorefice – concessionaria terminalista, con i mezzi di fuggita disponibili denominati “Liberante” e “Archimede”, non garantisce mezzi navali idonei a consentire il pronto allontanamento dal pontile principale del porto isola di Gela, così come previsto all’articolo 1 dell’ordinanza 29/2012 emanata in data 6 novembre 2012 dalla Capitaneria di Porto di Gela, che dispone: “Per consentire la pronta evacuazione dal pontile principale del porto isola di Gela, attesa la presenza lungo l’intero pontile di linee di carico mantenute costantemente piene di prodotti chimici nocivi, petrolchimici di natura infiammabile e gassosi sotto pressione; la società concessionaria terminalista dovrà garantire due mezzi navali idonei a consentire la pronta fuggita dal suddetto pontile, di cui uno, con caratteristiche di notevole manovrabilità e velocità, tale da agevolare l’immediata evacuazione dell’area, l’altro, con capacità di avvicinamento ad un eventuale incendio al fine di rendere praticabile l’accesso alle vie di fuga”. Tale fatto ha determinato una denuncia presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Gela».
«Chiede pertanto di sapere – afferma il senatore dei Cinquestelle nell’atto parlamentare quali iniziative siano state assunte e quali si intenda adottare al fine di assicurare la sicurezza dei lavoratori».