Gela: sindaco e assessore incontrano i comitati di quartiere. Acqua, igiene e microcriminalità le prioritÃ
di Redazione
Il sindaco Lucio Greco e l’assessore al Decoro urbano Giuseppe Licata hanno incontrato ieri sera, nel salone parrocchiale di San Giacomo, i presidenti di circoscrizione di tutta la città. Nel corso dell’incontro sono stati elencati e posti all’attenzione dell’amministrazione comunale tutti i problemi dei quartieri: pulizia, disinfestazione e derattizzazione, acqua, raccolta dei rifiuti, decoro urbano e manutenzioni ordinarie, verde pubblico, illuminazione, segnaletica e sicurezza della viabilità, tombini e caditoie. Ultimo, ma non per gravità, l’allarme sicurezza, alla luce dei tanti atti vandalici e dei piccoli gesti ad opera di criminali che nelle ultime settimane si sono registrati in città, dai furti agli incendi di vetture.
Riflettori puntati su Ghelas, Caltaqua e Tekra, le tre società che gestiscono i servizi più importanti in città e che spesso non lo fanno come dovrebbero, causando enormi disagi a tutta la popolazione.
«Ho ascoltato – dice Greco – uno per uno i presidenti delle circoscrizioni e ho preso nota di tutte le emergenze che hanno sottoposto alla mia attenzione anche se, naturalmente, molti li conoscevo già. Sono problemi di cui mi occupo ogni giorno e che spero di riuscire a risolvere una volta per tutte, per questo ci siamo lasciati con l’intento di rivederci dopo ferragosto e di organizzare gruppi di lavoro per superare insieme tutte le criticità, partendo da quelle che creano più disagi e malcontento. Chiederò ai rappresentanti di Ghelas, Tekra e Caltaqua di essere presenti a questi incontri – annuncia il sindaco – perché sono loro che, materialmente, devono intervenire e bisogna capire quale può essere il migliore approccio per eliminare il problema subito, appena si presenta, garantendo comunque un servizio di qualità. Sono contento dell’incontro di ieri perché mi piacerebbe che la partecipazione attiva alla vita della città, per risolvere insieme i problemi dei quartieri e renderli vivibili, fosse la regola».