Da stamattina un sondaggio sta facendo il giro dei comitati elettorali e vedrebbe Terenziano Di Stefano, candidato sostenuto da Pd, M5S, Pci, Sud Chiama Nord e liste civiche, al primo posto con il 34,2 per cento, seguito da Miguel Donegani al 23,7, candidato con la lista PeR. Staccata di quasi 7 punti, al 17,9, Grazia Rita Cosentino, candidata del centrodestra. Quarto verrebbe dato Salvatore Scerra, al 14,4. Ultimo, ma con un consistente 9,8 per cento Filippo Franzone. Altro dato che rivelerebbe il sondaggio è che nessuno dei cinque candidati, come facile ipotizzare, sarebbe in grado di essere eletto al primo turno. Quanto all’attendibilità del sondaggio, attribuito a una società di Catania, non ci sono certezze. La redazione di Today24 ha cercato di contattare nel pomeriggio l’azienda a cui la rilevazione statistica viene attribuita, ma a quanto risulta gli uffici sarebbero aperti solo in orario antimeridiano. Riproveremo. Volevamo chiedere se in effetti il sondaggio sia reale, se sia stato effettuato veramente da loro e quali siano le basi statistiche (numero di interviste, scelta del campione). Detto questo, accordata la buona fede di tutti, anche degli esponenti politici che stamane lo hanno rilanciato e condiviso sui social, va detto che – come immaginabile – la diffusione di questa proiezione ha generato commenti di segno opposto. Il candidato sindaco Salvatore Scerra, nel corso di una diretta social, ha definito non rispondente alla realtà il dato diffuso, asserendo che si tratti di un sondaggio a pagamento, commissionato da forze politiche che sostengono il candidato risultato meglio piazzato (Di Stefano).
«Il vero sondaggio – le parole di Scerra – è quello che registro ogni giorno, recandomi dagli elettori, andando a trovarli con gentilezza. Mi riconoscono e mi ringraziano per le battaglie che ho condotto».
Entusiasta, invece, il maestro d’arte Giovanni Iudice, assessore indicato dal candidato sindaco Donegani. Da outsider a secondo e quindi virtualmente al ballottaggio.

«Per questo – dice l’artista – ho scelto di appoggiare una sola lista civica senza i soliti baroni della politica. I gelesi non sono scemi. Da noi non ci sono satrapi politici che ci comandano come burattini, saranno i gelesi a comandare».
In realtà, seppure molto criticato, il sondaggio contiene qualche elemento di similitudine con l’ultima rilevazione di Ipsos per il Corriere della Sera. Il Pd viene dato in netta ascesa (22,5 per cento) e il divario con Fratelli d’Italia si è ridotto a soli 4 punti (26,5). Stabile il M5S intorno al 16 per cento, dato che in Sicilia sale ben oltre il 20 per cento. Da domani stop a i sondaggi. La legge impone che 15 giorni prima delle elezioni ne è vietata la pubblicazione e diffusione.