Gela: sosta a pagamento con violazioni del capitolato. Alabiso presenta interrogazione
di Redazione
«Il 16 gennaio è stato riavviato il servizio di sosta a pagamento a cura della ditta Ecoparking, dopo procedura di evidenza pubblica svoltasi nel corso dell’anno 2022. Da una sommaria verifica svolta nei giorni successivi e dalle numerose segnalazioni pervenute dalla
cittadinanza è stato riscontrato che il servizio in oggetto è stato avviato dal concessionario senza aver provveduto a installare i parcometri su strada e l’impianto a sbarra nel parcheggio e utilizzando dei gratta e sosta come sistema di pagamento della tariffa oraria. Per quanto emerso, tra l’altro, il reperimento di tali tagliandi risulta essere abbastanza affannoso in quanto la vendita viene effettuata direttamente dal personale in servizio del Concessionario».
Lo segnala Emanuele Alabiso, consigliere comunale della Lega, il quale ha depositato un’interrogazione scritta in consiglio comunale.
«Da una ulteriore verifica degli atti della gara d’appalto si è potuto appurare che: l’articolo 7 del Capitolato di gara impone al Concessionario l’obbligo di avvio entro il termine di 20 giorni dalla aggiudicazione e consegna formale delle aree avvenuta nello scorso mese di settembre; l’articolo 3 prevede espressamente che il sistema di pagamento della sosta debba avvenire
esclusivamente mediante parcometri elettronici per la sosta su strada e tramite impianto con barriera e cassa automatica presso il parcheggio Arena; l’articolo 6 prevede la decadenza dell’aggiudicazione in caso di esecuzione del servizio in modo difforme a quanto previsto delle condizioni di gara».
«Tutto ciò premesso – argomenta il consigliere della Lega – con la presente interrogazione si richiede di conoscere: quale motivazione abbia indotto l’Amministrazione Comunale a consentire al concessionario di avviare il servizio in deroga alla rigorosa osservanza dei sopraindicati obblighi contrattuali nonostante il lungo lasso di tempo di oltre 4 mesi intercorsi dalla consegna del servizio e con i conseguenziali effetti di arrecare un notevole disagio all’utenza, un ingiusto vantaggio economico al concessionario di gestire il servizio prima
ancora di aver sostenuto i dovuti investimenti economici e, non ultimo, di consentite un sistema di pagamento arcaico non in grado di garantire la massima trasparenza nella tracciabilità degli incassi e quindi di poter determinare le competenze comunali derivanti dal versamento del canone».
«Quali accorgimenti – conclude Alabiso – intenda adottare l’Amministrazione Comunale al fine di pervenire con assoluta certezza all’immediata rimozione di tutte le anomalie soprariportate al fine di conformare il servizio di sosta a pagamento alle previsioni contrattuali e, infine, si chiede all’Amministrazione Comunale conferma di aver verificato l’assolvimento di tutti gli altri obblighi contrattuali in capo al concessionario assunti in sede di offerta tecnica migliorativa oltre quelli previsti a base d’asta».