Gela: stretta su lungomare e luoghi di passeggio. Il questore: «Comportamenti irresponsabili, pronti a chiudere tutto»
di Redazione
Lungomare, via Palazzi e altre strade luogo d’incontro (una decina, inserite nell’ordinanza comunale) saranno controllate a vista da poliziotti, carabinieri e agenti della municipale. Pronti ad alzare le transenne. E anche a chiudere le saracinesche dei locali qualora, sin dalle prime ore, non si assisterà a comportamenti responsabili. Lo ha detto il questore, Emanuele Ricifari, anticipando una stretta dopo l’emissione dell’ordinanza del sindaco, Lucio Greco, che ha previsto la chiusura di una decina di strade.
La prova generale è prevista oggi pomeriggio alle 17 quando scatteranno le restrizioni imposte dall’ordinanza. Le pattuglie presidieranno le strade interessate con particolare attenzione a lungomare, corso Vittorio Emanuele e via Palazzi.
«Non lasceremo il sindaco da solo – ha detto Rificari – durante una conferenza stampa in streaming. L’epoca della moral suasion è terminata. Saremo garbati, educati, ma fermi. A nessuno più chiederemo di andare via o spostarsi. Lo multeremo e basta».
E in caso di comportamenti spocchiosi o irriverenti nei riguardi dei rappresentanti dell’ordine ci sarà l’identificazione immediata in commissariato.
Il giro di vite dopo i comportamenti incresciosi degli ultimi fine settimana che, complice il bel tempo, hanno fatto riversare migliaia di persone sul lungomare. Decine di fotografie hanno immortalato scene folli, anche sottolineate dal questore («famiglie con i passeggini, anziani senza mascherina»). Comportamenti che comunque, nel piccolo, avvengono quotidianamente in piazza, sul corso principale e lungo via Palazzi. Come se non ci trovassimo nell’occhio di un’emergenza sanitaria.
Finora sono state 32 le persone multate, 3 i locali chiusi dalla Polizia di Stato.
«Non possiamo – dice Ricifari – consentire che per i comportamenti sconsiderati di una minoranza paghi l’intera popolazione. Sono stato in servizio nel nord Italia, dove nei mesi scorsi, ho visto morire amici, collaboratori. Dobbiamo proteggere le persone».
L’appello del questore è rivolto ai tanti cittadini, soprattutto ai commercianti, che sarebbero quelli a rimetterci di più, dato che rischiano sanzioni e chiusura temporanea. Il riferimento è agli esercizi da asprto. I titolari, ma anche semplici cittadini, dovranno collaborare dissuadendo conoscenti, amici e clienti.
Regole ferree. A iniziare da quelle più elementari: mascherina, distanza e divieto di assembramento.