Gela, sangue super immune per curare i pazienti Covid. Creare «banca del plasma» in ospedale
di Redazione
Attivare all’ospedale Vittorio Emanuele di Gela un centro di raccolta di plasma iperimmune per curare i pazienti contagiati dal covid-19. È la richiesta del Nursind Caltanissetta che ritiene fondamentale questa proposta perché ridurrebbe i disagi per i cittadini e favorirebbe le donazioni. “A Gela – spiega il segretario territoriale del Nursind, Giuseppe Provinzano in una nota inviata alla Regione – secondo recenti dati, i contagiati da covid sono oltre 700, di cui 180 guariti, 620 in isolamento domiciliare e 32 ricoverati presso la locale struttura ospedaliera. Inoltre all’interno del nosocomio è presente o comunque strutturata la banca del sangue che permetterebbe di gestire le donazioni di soggetti contagiati non solo locali ma anche dei paesi vicini”.
Secondo il sindacato degli infermieri “in questo modo si eviterebbero ulteriori disagi a coloro che vorrebbero donare, senza sobbarcarsi di viaggi lunghi e file noiose che ne possano precludere la volontà”. Ad oggi, ricorda il Nursind, “in Sicilia sono stati attivati a livello regionale otto centri per la raccolta e la donazione del plasma iperimmune, e uno dei centri è stato individuato nell’Asp di Caltanissetta. Le donazioni, così come la conservazione e lo stoccaggio, non prevedono procedure particolari e possono quindi essere effettuate presso tutte quelle strutture predisposte per la normale donazione di plasma e quindi non necessitano di banche del sangue dedicate. Ecco perché sarebbe possibile e molto importante attivare il centro presso l’ospedale Vittorio Emanuele”.