Gela: stradine strette in centro storico e l’ambulanza non riesce a passare. Un problema atavico, e la soluzione non c’è
di Redazione
Stradine strette in centro storico, un problema serio per i soccorsi. Ce lo fanno notare alcuni residenti del quartiere «Sperone». Giorni fa un soccorso, di notte, tra mille problemi. La soluzione? Non c’è, le strade non possono allargarsi, le ambulanze non possono stringersi.
Forse si potrebbe incidere su qualche senso di marcia, tipo via Miramare, l’unica strada che potrebbe avvicinare l’eventuale ambulanza al quartiere: ora è a scendere, potrebbe tornare con senso opposto. Today24 ha provato a fare un sopralluogo. In effetti raggiungere vico Duchetta, via Pisa, via Miramare con l’ambulanza è molti difficoltoso. Impossibile se, come stasera, c’era un frigorifero gettato a margine della strada, forse in attesa che la ditta incaricata provveda a ritirarlo. E i soccorsi? Devono lasciare il mezzo a decine di metri di distanza e portarsi dietro la barella a rotelle.
«Follia – di segnala un operatore sanitario – immaginate un paziente in codice rosso, come si fà?». Se non si possono allargare le strade appare ugualmente impossibile restringere le ambulanze o dotare il 118 di mezzi più piccoli. «I mezzi sono standard – di spiega lo stesso operatore sanitario – devono rispettare criteri di soccorso e sicurezza. Non c’è soluzione. Forse si potrebbe fare qualcosa creando dei punti di sbocco o delle piazzole di emergenza nei pressi di via Pisa o via Morello, raccomandando ai residenti di lasciare sempre libera la strada. Senza mai auto in sosta a intralciare, 24 ore al giorno».
Un suggerimento che raccogliamo e pubblichiamo.