Gela: zona rossa verso il dietrofront, domani è attesa la revoca da Palermo. L’ipotesi ha preso corpo nella notte
di Redazione
Potrebbe essere stata solo una questione di una giornata, poco più, la proroga della zona rossa per Gela. Diplomazie al lavoro tra municipio, Asp, Regione e Prefettura per giungere a una soluzione che sia meno penalizzante per la stagione turistica e le attività commerciali. A tarda sera Palazzo d’Orleans, dopo aver confermato stamane la proroga del lockdown (scaduto ieri a mezzanotte e prorogato di un’altra settimana) ha dato disponibilità per un ritorno alla normalità. Gela, nelle ultime ore, ha fatto registrare uno score poco incoraggiante con 78 contagi martedì, 49 mercoledì e 58 giovedì. Ma nelle ultime ore i vertici dell’Asp e della Regione, complice anche l’orientamento del governo Draghi (nel Dl approvato ieri sera si fa espresso riferimento non più al numero dei contagi ma alla pressione ospedaliera), starebbe facendo maturare la decisione di una fine anticipata del lockdown.
In realtà il Dl del governo sembrava fare riferimento alle macro aree del paese (regioni) – non quindi alle micro zone rosse – e alla possibilità di cambiare colore (da bianca a gialla, per esempio) meno facilmente che in passato perché la scelta d’ora in poi si intenderà collegata alla pressione ospedaliera e non al mero numero dei contagiati.
Ma evidentemente qualcosa e cambiato tanto da indurre Asp e Regione ad aprire a una fine immediata della zona rossa. Non senza una forte mediazione esercitata dal sindaco, Lucio Greco, e dai sui assessori. E con l’interessamento del Prefetto che in queste ore ha seguito la vicenda.