Giornata del personale sanitario, Ippolito scrive agli operatori. «Pagato prezzo altissimo»
di Redazione
In occasione della prima “Giornata nazionale del Personale sanitario, socio-sanitario, socio-assistenziale e del volontariato” che si celebra il 20 febbraio e istituita dal Parlamento italiano per celebrare il ricordo di quanti hanno perso la vita a causa della pandemia, il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Caltanissetta, Giovanni D’Ippolito – anche a nome dei componenti del consiglio direttivo – ha inviato una lettera di ringraziamento agli iscritti per l’impegno, la passione e il sacrificio compiuti nell’esercizio della professione medica per sostenere e assicurare conforto e sostegno a tutti coloro i quali hanno sofferto e continuano a soffrire.
«Nel corso dell’ultimo anno, e purtroppo ancora oggi, abbiamo lavorato e lavoriamo in emergenza e in condizioni estremamente difficili, sacrificando noi stessi e talvolta anche i nostri affetti più cari dai quali spesso la pandemia ci ha tenuti lontani. Al distanziamento sociale abbiamo risposto con la vicinanza verso le nostre comunità con la stessa abnegazione, generosità e senso di responsabilità che ci contraddistingue ogni giorno, anche prima che questa pandemia irrompesse bruscamente nelle nostre vite. Ancora oggi la classe medica, le professioni infermieristiche, del comparto socio-assistenziale e del volontariato continuano a pagare un altissimo tributo di sacrifici, provocando tanto dolore per la perdita di apprezzabili professionisti come purtroppo è accaduto anche nella nostra provincia. Li ricordiamo tutti con profonda commozione e gratitudine, unendoci al dolore dei loro familiari e delle comunità locali che piangono la perdita di importanti punti di riferimento», dice il presidente Giovanni D’Ippolito nel suo messaggio ricordando il prezioso contributo dei medici, degli operatori sanitari e dei volontari anche nella campagna vaccinale anti-Covid.
«La Giornata commemorativa che celebriamo oggi ci spinge alla seria riflessione su quanto siano fondamentali le professioni mediche e sanitarie per la salute del Paese e per la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini, al fine di assicurare loro una Salute equa e solidale – conclude il presidente dell’OMCeO nisseno -. A noi spetta il compito di preservare nel tempo questi nobili diritti garantiti dalla Costituzione. A noi il dovere di ritrovarci uniti dinanzi alle sfide più ardue e imprevedibili, sapendo coltivare e conquistare giorno dopo giorno la fiducia dei pazienti e dei cittadini e richiamando tutti ad una diffusa responsabilità collettiva».