Il 2° Circolo didattico si conferma scuola amica dei bambini e ambasciatrice dell’Unicef
di Redazione
Lo svolgimento di attività educative scolastiche finalizzate alla conoscenza dei diritti dei bambini ed all’acquisizione della cultura della solidarietà, della fratellanza umana e dell’amore verso il prossimo, anche con l’adozione a distanza di due bimbi del Congo e con raccolta fondi, hanno determinato per il terzo anno consecutivo la conferma del 2° Circolo didattico di Niscemi, diretto dal professor Franco Ferrara, come scuola amica e ambasciatrice dell’Unicef. Un riconoscimento che premia i plessi “Mario Gori” e “don Milani” del 2° Circolo didattico per la costante attività di sensibilizzazione svolta a sostegno di tanti bimbi meno fortunati che vivono nei paesi in via di sviluppo e per i quali l’Unicef ne promuove la tutela ed i diritti in tutto il pianeta, al fine di contribuire al miglioramento delle loro condizioni di vita.
E proprio il Miur ed il Comitato italiano per l’Unicef, hanno disposto la consegna di un attestato a firma del Ministro Lorenzo Fioramonti e del presidente dell’Unicef Francesco Samengo al 2° Circolo didattico come “Scuola amica dei bambini e dei ragazzi” quale riconoscimento per il lavoro svolto nella promozione e nell’attuazione della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Ad avere consegnato a Caltanissetta l’importante riconoscimento presso la sede dell’Ufficio scolastico provinciale al dirigente scolastico del 2° Circolo didattico prof. Franco Ferrara e ad una delegazione di insegnanti costituita da Nicoletta Rinaudo, Gabriella Gugno, Maria Cantaro e Francesca Schembri, il prof. Vincenzo Lorefice, presidente regionale dell’Unicef, la dottoressa Sabrina Pulvirenti, rappresentante del dirigente dell’ambito territoriale di Caltanissetta e la dottoressa Agnese Fascianella, referente provinciale dell’Unicef di Caltanissetta.
“E’ motivo d’orgoglio per noi”, ha detto il prof. Franco Ferrara,”adoperarci per la promozione di valori di vita che sono fondamentali, soprattutto per gli alunni quali futuri cittadini”.