Lo sciame sismico registrato ieri sera nella piana di Catania è di origine tettonica è ha visto tra le scosse un evento di magnitudo 4.3 registrato ieri e un altro questa mattina poco dopo le 7 di 3.1. Lo dice Stefano Branca, direttore dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania. I terremoti di Zafferana e Milo sono invece legati alla sismicità dell’area etnea e nulla c’entrano con la sequenza sismica della piana. «Siamo in presenza – aggiunge – di due fenomeni naturali in sovrapposizione, senza rapporto di causa-effetto».

La Sicilia, ricorda Branca, è una delle zone a più alto rischio sismico d’Italia.

Quanto avvenuto nella piana di Catania esso è legato alla complessità dinamica della crosta della Sicilia orientale. Quello di Milo è legato ai movimenti dell’edificio vulcanico, senza un legame diretto con l’attività vulcanica dell’Etna, oggi inesistente. La sismicità sull’Etna esiste a prescindere dall’attività eruttiva.