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San Giuseppe, il vescovo apre l’anno santo


di Redazione

San Giuseppe, il vescovo apre l’anno santo
26 Gen 2021

Aperto dal vescovo Rosario Gisana l’Anno Santo con indulgenza plenaria dedicato a San Giuseppe, compatrono della città. La cerimonia, con particolare tono di solennità, si è svolta nella chiesa di Sant’Antonio, dove è stato allestito un sontuoso altare della Provvidenza sormontato dalla statua del Padre putativo di Gesù. La benedizione dell’altare è stata preceduta da una “lectio magistralis” di monsignor Gisana sulla paternità di S. Giuseppe, che il pastore della Chiesa armerina ha contestualizzato nella realtà dei nostri tempi caratterizzata da una profonda crisi in cui versano molte famiglie. «L’altare della Provvidenza, che resterà aperto tutto l’anno – spiega il parroco don Rocchelio Giuliana – prende spunto da una radicata tradizione locale (gli sfarzosi “avutari” preparati dai fedeli alla vigilia del 19 marzo) per sollecitare e sensibilizzare la comunità parrocchiale e cittadina a compiere generosi gesti di solidarietà verso i poveri, all’insegna del motto “Chi ha porti, chi non ha prenda”». Il parroco esorta tutti i cittadini a mostrare particolare attenzione verso quelle famiglie, che in questo momento di grave crisi sanitaria ed economica versano in disperate difficoltà. La solidarietà dovrà essere collettiva. L’altare della Provvidenza di San Giuseppe non dovrà pertanto essere alimentato durante quest’Anno Santo dai soli parrocchiani ma da tutti i niscemesi, che nutrono una particolare devozione per il loro Compatrono. Per incentivare il contributo di tutta la comunità cittadina verso gli atti di carità cristiana in favore dei poveri, saranno coinvolti nelle iniziative di carità tutte le parrocchie e le associazioni di volontariato della città (Caritas, Misericordia…). In questo modo, la parrocchia di San Giuseppe sarà un punto solido di riferimento per i bisognosi, che in questo periodo di pandemia sono cresciuti a dismisura. «I fedeli che durante quest’Anno Santo – ricorda don Rocchelio – faranno un atto di carità e visiteranno l’Altare della Provvidenza potranno lucrare l’indulgenza plenaria». A conclusione della cerimonia, i parrocchiani si sono trasferiti nella vicina (e più piccola) Chiesa di San Giuseppe, dove il vescovo Gisana ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica, concelebrata con don Rocchelio Giuliana e con il diacono Salvatore Gueli. La messa è stata animata dal coro parrocchiale. Quindi, monsignor Gisana ha benedetto la statua della Sacra Famiglia e la tela della Fuga in Egitto, collocate nelle due nicchie laterali esterne della chiesa, dopo essere state sottoposte a un accurato restauro.
Nella foto, da sinistra: Don Rocchelio Giuliana, monsignor Rosario Gisana, il diacono Salvatore Gueli


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