L’Asp assegna «oss» e infermieri ai presidi minori. Scelta penalizza Gela e Caltanissetta
di Redazione
La riassegnazione del personale infermieristico e socio sanitario dai presidi sanitari di Gela e Caltanissetta, verso le strutture minori di Mussomeli, Mazzarino, San Cataldo, Niscemi, nonché i poliambulatori territoriali di Mussomeli, Mazzarino, Riesi e Niscemi, metterebbe in grave crisi le strutture dei due poli sanitari maggiori. Lo dicono in una nota congiunta Angelo Polizzi e Alessandro La Marca, rispettivamente segretario generale della Funzione pubblica Cgil e coordinatore provinciale della Sanità. I due dirigenti sindacali chiedono di conoscere i criteri ispiratori della scelta messa in atto dal commissario dell’Asp. «Richiesta – scrivono – avanzata considerato che proprio nei presidi ospedalieri di Gela e Caltanissetta si lamenta la carenza di tale personale, e pertanto tale riassegnazione risulta alquanto contraddittoria. Ci preme pertanto essere messi a conoscenza delle finalità di tali azioni soprattutto per verificare il mantenimento delle dotazioni organiche previste nell’atto aziendale, il rispetto di una corretta organizzazione e distribuzione dei carichi di lavoro, il mantenimento degli standard assistenziali e dei lea, nella speranza di non dover riscontrare che l’esubero, più volte dichiarato dal Commissario Straordinario a mezzo stampa, non sia proprio nei Presidi Minori è Poliambulatori.
Vogliamo ricordare che il personale Oss – concludono – da gennaio 2023 lavora ancora a 30 ore settimanali invece di 36, nonostante la carenza di tale figura».