La green refinery cambia nome. Da gennaio 2024 si chiamerà Bio Raffineria di Gela
di Redazione
Cambia nome la società, controllata Eni, che fa capo alla green refinery: diventa Bio Raffineria di Gela Spa. Lo ha annunciato questa sera il presidente, Walter Rizzi, intervenendo alla rubrica Pagine di Politica, in onda su Radio Gela Express, condotta dal direttore di Today24, Massimo Sarcuno. Il manager Eni ha fatto anche un breve excursus dell’ultimo decennio, dal 2014 a oggi, tracciando un bilancio delle attività svolte. «Siamo partiti – afferma – da una crisi devastante della raffinazione. C’erano delle delle scelte importanti da compiere per Gela e non solo qui. Firmammo l’accordo del 2014, un piano industriale innovativo».
«Era inserita – dice Rizzi – la creazione di una bio raffineria, oggi realtà. Erano previste anche attività di upstream, vedi campi del gas Argo e Cassiopea. I mezzi navali sono già in attività e ci avviciniamo alla perforazione pozzi. Abbiamo compiuto anche attività di dismissione e recupero ambientale importanti».
«In aggiunta – afferma – c’era un impegno per un contributo aggiuntivo a favore della Regione Siciliana e, segnatamente, per il Comune di Gela, relativo ad iniziative di carattere sostenibile. In questo elenco si inseriscono la riqualificazione della portualità del territorio, uno spazio espositivo per il museo Eschilo, un contribuito al recupero nave e la riqualificazione urbana di alcune piazze e strade».
«Inoltre – dice Rizzi – abbiamo sottoscritto un accordo attuativo per interventi sul verde pubblico, per il quale credo siamo già alla fase conclusiva, e strutture idonee a favorire l’aggregazione dei giovani. Da nasce il progetto Macchitella Lab del quale spero presto possa essere avviata la gestione».
«Eni – conclude – tutto quello che c’era sul protocollo del 2014 lo ha realizzato».