Sanità in abbandono sull’asse Gela Caltagirone, interrogazione dei Cinquestelle al ministro
di Redazione
Un’interrogazione al ministro della Salute per “denunciare la difficilissima situazione al pronto soccorso e alla cardiologia dell’ospedale di Caltagirone, causata dalla cronica carenza di medici” e chiedere di “vigilare sulle misure adottate dalla Regione Siciliana per far fronte alla difficilissima situazione che rischia di creare gravi contraccolpi all’utenza” è stata presentata alla Camera dai deputati del M5s Gianluca Rizzo ed Eugenio Saitta. Nell’atto ispettivo di due parlamentari chiedono al ministro “quali sono gli adempimenti posti in essere dall’assessore alla Salute, Ruggero Razza e dal presidente, Nello Musumeci, per garantire il diritto alla cura e alla salute di tutti, anche alla luce delle denunce già effettuate nei mesi scorsi dal collega, il deputato all’Ars, Francesco Cappello”.
«L’operatività ridotta – dicono Rizzo, Saitta e Cappello – o non ottimale dell’ospedale di Gravina, classificato come Dea di primo livello nella rete dell’emergenza urgenza siciliana, centro hub della rete per il trattamento dell’infarto e centro spoke per il trattamento dell’ ictus rischia di avere notevoli contraccolpi non solo per Caltagirone, ma per una vastissima area geografica che abbraccia il Calatino, la città metropolitana di Catania e comuni limitrofi come quelli di Gela e Niscemi. Una eventualita’ che non possiamo assolutamente permetterci».