Una moria di pesci dovuta a sostanze inquinanti è stata documentata dall’associazione Mare Amico. Spigole e altre specie sono state trovate spiaggiate dai volontari dell’associazione. L’accaduto è stato documentato con immagini e video realizzati dai componenti dell’associazione ambientalista. A recarsi sul posto è stato il responsabile Claudio Lombardo. «Ancora una volta – afferma – le acque di vegetazione della molitura delle olive sono state scaricare illegalmente, devastando un fiume».

Il disastro che sta riguardando in queste ore la foce del fiume Palma, nell’Agrigentino, a una quarantina di chilometri da Gela, non riguarda solo la moria di pesci. Le acque sono scure, tendenti al nero.
«Stanno uccidendo il fiume Palma – dice Lombardo – sono acque di vegetazione, l’ultimo stato della molitura delle olive, e sono un veleno. Sono 200 volte più inquinanti delle fognature e uccidono la flora e la fauna perché sottraggono l’ossigeno».

Negli anni passati il nucleo Anticrimine natura del comando provinciale dei carabinieri di Agrigento aveva sanzionato diversi titolari di oleifici della provincia che non rispettavano le regole. Il 2024 doveva essere l’anno della tutela dell’ambiente. Purtroppo non è stato così.