L’Arpa: «Aria ancora inquinata a Licata». Evitare spostamenti, lavare bene frutta e verdura
di Redazione
L’allarme è definitivamente rientrato e anche gli ultimi focolai del deposito di rifiuti di Licata sono stati spenti, a distanza di quasi cinque giorni dal rogo divampato sabato notte. Giorni di lavoro intenso con interventi anche di canadair ed elicotteri hanno alla fine permesso di domare le fiamme che hanno tenuto sotto ostaggio un’intera comunità che, tuttavia, non è ancora uscita dall’emergenza. Si attendono altri campionamenti dell’aria a inizio della prossima settimana. E l’Arpa, dopo i valori fuori norma riscontrati nel raggio di quasi un chilometro intorno all’impianto, ha formalizzato una serie di prescrizioni al comune che il sindaco, Angelo Balsamo, ha emanato con una nuova ordinanza. Fino a nuovi riscontri tecnici, resta vietata l’areazione delle abitazioni, è consigliato limitare gli spostamenti a Licata e nei casi strettamente necessari si consiglia l’uso della mascherina di tipo ffp2. Bisogna inoltre lavare accuratamente frutta e verdura provenienti dalle campagne di Licata e dintorni. Inoltre è sconsigliata l’assunzione di alimenti di origine animale che provengono da allevamenti che si trovano nei pressi dell’impianto andato in fiamme. Tutto questo anche a causa di una sostanza ancora presente nell’aria e gravemente irritante: il propenale.