Legge sulla partecipazione dei lavoratori. Gallo: «Battaglia su principio della Costituzione»
di Redazione
Positivo il bilancio della Festa della Partecipazione, evento soltosi ieri e oggi sui luoghi di lavoro con la partecipazione diretta dei cittadini. A fare il punto delle attività è Emanuele Gallo, segretario generale della Cisl di Agrigento Caltanissetta Enna, a conclusione della due giorni ospitata nel capoluogo ennese. «Abbiamo illustrato – dice – il contenuto della legge di iniziativa popolare sulla partecipazione: vogliamo regolamentare l’attiva presenza dei lavoratori all’interno delle imprese, come previsto dall’articolo 46 della Costituzione. La legge contempla la cogestione, la partecipazione finanziaria, gli incentivi per l’innovazione e la consultazione obbligatoria. L’obiettivo è promuovere una maggiore democrazia interna e una distribuzione equa degli utili».
L’interesse delle imprese e dei cittadini.
«Grazie all’incessante lavoro – dice Gallo – delle nostre federazioni, delle associazioni e dei servizi del territorio di Agrigento, Caltanissetta, Enna abbiamo sensibilizzato ceti produttivi e cittadinanza chiedendo le loro firme per far approdare in parlamento una legge che dia finalmente attuazione ad un preciso dettato costituzionale. La nostra proposta legislativa è un passo significativo verso l’istituzione di un sistema lavorativo più collaborativo nel quale i lavoratori hanno voce in capitolo nelle decisioni aziendali».
Lo spirito della Cisl e il rispetto dei valori costituzionali.
«La nostra iniziativa – conclude il segretario del sindacato – incarna la storia della Cisl ed è nel solco dell’identità e dello spirito di un sindacato da sempre riformista, contrattualista, partecipativo, che cerca di interpretare i cambiamenti del mercato del lavoro e le nuove esigenze dei lavoratori. Con questa nostra azione di ricerca di sostegno e sensibilizzazione vogliamo contribuire al miglioramento della qualità del lavoro e della sua sicurezza, all’aumento della retribuzione e della produttività, alla riduzione delle delocalizzazioni, alla crescita degli investimenti e dell’occupazione, alla coesione sociale».