Lite tra due amanti, una ferita al pube. La corte d’appello riformula l’accusa in lesioni
di Redazione
Una lite tra due amanti finita nel sangue era valsa l’accusa di tentato omicidio a carico di una donna di 38 anni originaria della Germania. Era accusata di aver alzato l’arma, un coltello, contro la donna con la quale aveva una relazione saffica, una trentaduenne originaria della provincia di Caltanissetta. In preda all’ira l’aveva ferita alla zona del pube, a una coscia e a una mano. La lite era avvenuta in un’abitazione della vicina Canicattì. Stamane la corte d’Appello di Palermo, terza sezione penale, ha riformato la sentenza di primo grado con la quale erano stati inflitti 7 anni e 6 mesi di reclusione alla trentottenne. La Corte ha riqualificato il reato in lesioni aggravate dall’uso d’arma e dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione.